Boom di Disoccupati al Sud Italia

Data pubblicazione: 2018-09-05
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Boom di Disoccupati al Sud Italia

I dati Svimez sulla disoccupazione in Italia: preoccupazione per i dati del Sud.

Sfortunatamente la condizione del mercato del lavoro italiano non è delle migliori, questo a causa della forte crisi economica che ha investito il nostro paese e l'Europa negli ultimi anni.

Spesso ci troviamo di fronte a una realtà lavorativa pessima a causa dell'instabilità in cui si trovano molte aziende italiane e, per questo, spesso, si corre il rischio di perdere il lavoro e di non poter mantenere la propria famiglia e di non poter sostenere le spese generali. Ma si può correre ai ripari sottoscrivendo una polizza per la perdita del lavoro.

Se anche tu temi la perdita del lavoro calcola il costo dell'assicurazione perdita lavoro in pochi secondi.

E sempre parlando di perdita di lavoro desta molta preoccupazione il boom di disoccupazione nel Sud Italia.

Sud Italia: la situazione lavorativa ed economica

È molto chiaro il rapporto preconsuntivo presentato dalla SVIMEZ (Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno) il 1° agosto 2018.

Secondo le valutazioni che emergono, nel 2017 il Pil è aumentato nella zona del Mezzogiorno dell'1,4% (in aumento rispetto allo 0,8% del 2016). Dati che lasciano ben sperare ma non scongiurano gli effetti della crisi nel meridione perché, dopo 7 anni di recessione senza pause, la ripresa dell'economia meridionale è in forte ritardo, non solo rispetto all'Europa ma anche rispetto al resto del Paese. 

Questo aumento è da imputarsi agli investimenti privati. Manca però il contributo del consumo della Pubblica Amministrazione che si attesta, per il Sud, al -0,3%. Molto poco rispetto al +0,5% del Centro-Nord. Questo nonostante la previsione di crescita del Pil: +1,4% nel Centro-Nord e +1% nel Sud.

Ne consegue che, al momento, è forte la disoccupazione nel Sud Italia. Sono infatti 600 mila le famiglie che, nel 2018, sono senza lavoro ed è in aumento il numero dei lavoratori precari. Al Centro-Nord la situazione è decisamente diversa: 470 mila famiglie senza occupazione. Non c'è da stupirsi poi, che la disoccupazione nel Sud Italia sia concentrata nelle periferie urbane, dove si riscontrano emarginazione e degrado dovute anche alla carenza dei servizi pubblici.

Ma chi è, nello specifico, a fare aumentare le cifre quando si parla di disoccupazione nel Sud
Italia
?

La situazione è drammatica: a basse qualifiche corrispondono basse retribuzioni (quando ci sono) e i giovani sotto i 35 anni sono completamente tagliati fuori dal mercato lavorativo. I dati sono chiari: di 310 mila occupati tra il 2008 e il 2017, 212 mila sono della fascia che va dai 35 ai 54 anni e la crescita occupazionale riguarda solo gli over 55.

Questa ridefinizione della situazione lavorativa ha delle logiche conseguenze:

  • molti giovani restano senza lavoro;
  • la fuga all'estero di giovani tra i 15 e i 34 anni, di cui un quinto in possesso di una laurea.

Vediamo nel dettaglio la fuga dei giovani: negli ultimi 16 anni sono stati 1 milione e 883 mila ad andarsene. Circa 800 mila ragazzi non sono più tornati decidendo di risiedere in paesi esteri dove si trova lavoro non precario con tutti i diritti che vengono rispettati.