Avvocati: Sospeso Chi Diserta le Udienze

Data pubblicazione: 2018-07-27
Tempo di lettura stimato: 4 minuti
Avvocati: Sospeso Chi Diserta le Udienze

Le disposizioni che portano l’Ordine degli Avvocati a sospendere le toghe che disertano le udienze

Avvocati, attenzione a disertare le udienze dal momento che, nonostante questo rappresenti una strategia di difesa, potreste essere sospesi dall’esercizio della vostra professione.

L’Ordine degli Avvocati mette in guardia le toghe

La notizia è arrivata dalla Cassazione che con la sentenza 16977/2018 delle Sezioni Unite ha respinto il ricorso di un avvocato che era stato condannato per ripetute assenze dalle udienze e per questo sospeso.

L’Ordine degli Avvocati da diversi anni sottolinea non solo l’obbligatorietà di una assicurazione Rc avvocati, ma anche l’importanza dell’estensione della polizza a garanzie come appunto la perdita del lavoro.

La toga in questione verrà adesso sospesa per 4 mesi, periodo durante il quale non potrà percepire compensi commettendo un illecito disciplinare per aver violato, tra le altre cose, il dovere di diligenza imposto dalla legge professionale 247/2012.

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La vicenda dell’avvocato sospeso per aver disertato le udienze

Con la sentenza 16977/2018 delle Sezioni Unite i giudici di piazza Cavour hanno respinto il ricorso di un avvocato che aveva presentato appello contro una sospensione di 4 mesi per le seguenti accuse:

  • Violazione dei doveri di correttezza, diligenza e lealtà della professione dal momento che l’avvocato non aveva partecipato ad una serie di udienze senza presentare le necessarie giustificazioni e senza provvedere alla nomina di un sostituto
  • Violazione dei doveri di probità e decoro per la richiesta di compenso per l’attività professionale svolta; attività che però era inquadrata come difesa d’ufficio quindi con onorari a carico dello Stato senza attivare la procedura di liquidazione.

Anziché presentare la parcella ai genitori del minore assistito, il legale avrebbe dovuto attivare le procedure di liquidazione come stabilite dal testo unico sulle spese di giustizia (articolo 82 Dpr 115/2002.

La difesa della toga

L’avvocato in questione si è difeso sostenendo che le sue assenze erano giustificate perché parte integrante di una precisa strategia difensiva.

Le motivazioni della sentenza

La Corte di Cassazione però ha confermato la sospensione di 4 mesi dal momento che secondo i giudici il comportamento del difensore d’ufficio ha violato il dovere di diligenza imposto dalla legge professionale all’articolo 3, comma 3 legge 247/2012.

In particolare i giudici di piazza Cavour hanno sottolineati che l’avvocato in questione ha violato doveri professionali per «mancato, ritardato o negligente compimento di atti inerenti al mandato», ossia l’attività processuale che il difensore d’ufficio avrebbe dovuto svolgere.

Anche il Consiglio Nazionale Forense ha ritenuto responsabile il legale per essere venuto meno ai doveri di probità e decoro stabiliti dalla professione, dal momento che il difensore d’ufficio del minore non avrebbe dovuto chiedere il compenso ai genitori perché l’onorario avrebbe dovuto essere a carico dello Stato.

Il principio

Non presentarsi alle udienze senza giustificato motivo è un illecito soggetto a sospensione. Questo hanno sottolineato gli ermellini che hanno confermato la sanzione per l’avvocato che aveva disertato le udienze in tribunale chiedendo allo stesso tempo il compenso per la prestazione della difesa d’ufficio di un minore.

Questo perché l’avvocato ha come dovere professionale quello di non abbandonare mai il proprio cliente presentandosi in udienza; mancare è possibile solo se si presentano giustificati motivi comunicandoli per tempo alle autorità competenti.