Cosa Sono e Come Funzionano i Rol in Busta Paga

Data pubblicazione: 2017-11-30
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Cosa Sono e Come Funzionano i Rol in Busta Paga

Come funziona la Riduzione Orario di Lavoro o Rol in busta paga

Cosa sono i ROL in busta paga e come si calcolano i permessi?

L’acronimo R.O.L. corrisponde a Riduzione Orario di Lavoro, voce che indica le ore di permesso accumulate dai lavoratori subordinati con impiego full time, ovvero dai dipendenti che lavorano per almeno 8 al giorno.

Questi ultimi accumulano 15 minuti di permesso per ogni giornata lavorativa maturata. Caso diverso quello dei ROL in busta paga part time che vanno calcolati in base alla percentuale del part time svolto.

ROL in busta paga: come calcolare i permessi

Come vengono indicati i ROL in busta paga?

 All’interno di quest’ultima è inserito un insieme di voci che indica le ore di permesso rispettivamente accumulate e utilizzate dal lavoratore.

La voce ROL maturati, più in particolare, si riferisce al monte ore complessivo mentre i ROL goduti corrispondono alle ore di permesso già sfruttate.

Consultando la voce ROL saldo è possibile avere il computo delle ore inutilizzate e sulla base di questo calcolare i giorni di permesso ancora disponibili. I permessi ROL maturano anche durante le assenze per infortunio e malattia, il congedo matrimoniale e le assenze per maternità.

ROL in busta paga: scadenza

Quando scadono i ROL in busta paga? Le ore di permesso maturate non possono essere accumulate all’infinito ma hanno una validità di 24 mesi.

Il lavoratore può godere dei permessi entro l’anno in corso o utilizzarli entro i sei mesi successivi, pena la loro decadenza.

In ogni caso, il datore di lavoro ha l’obbligo di liquidare i ROL non goduti che dunque non vengono persi ma in ogni caso devono essere corrisposti al lavoratore.

Non essendo motivato a versare questa somma, il datore di lavoro incentiva il lavoratore a sfruttare i permessi. Tuttavia, non ha facoltà di imporre a quest’ultimo come e quando utilizzarli.

A differenza delle ferie, infatti, l’interesse del lavoratore può, in questo caso, non coincidere con le esigenze dell’azienda. I permessi, dunque, non devono essere imposti ma tutt'al più concordati con il lavoratore per trovare un punto d’incontro favorevole a entrambe le parti.

Nel caso il lavoratore subisca la perdita dell’impiego non volontaria, è utile poter beneficiare di un’assicurazione lavoro che lo tuteli dal mancato reddito.

Questo tipo di polizza può essere sottoscritta dai titolari di contratto dipendente e offre una copertura fino all’80% del salario assicurato per un periodo corrispondente a un massimo di 520 giorni.