Spese Mediche: Quando è Obbligatorio Comunicarle al Fisco e Quando è Possibile Evitarlo

Data pubblicazione: 2017-11-30
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Spese Mediche: Quando è Obbligatorio Comunicarle al Fisco e Quando è Possibile Evitarlo

Spese mediche, non sempre i dati vanno comunicati al fisco. Ecco quando

Da ormai un anno, facendo riferimento dunque alle dichiarazioni dei redditi per l’anno fiscale 2015, le spese mediche rientrano con una voce apposita a loro dedicata nelle dichiarazioni dei redditi prestampate.

Tuttavia, per le cause più disparate, alcuni di noi contribuenti potrebbero optare per soprassedere sulla comunicazione all’agenzia delle entrate delle spese mediche di cui si sono fatti carico durante il corso dell’anno fiscale, sia che siano state effettuate per noi stessi in prima persona, sia che siano valse per familiari a carico o meno.

Questa procedura è consentita in termini di legge tramite alcune modalità che andremo adesso ad esaminare. 

Quando non è obbligatorio comunicare le spese mediche

Fornendo in Farmacia la nostra tessera sanitaria o il codice fiscale, viene emesso il cosiddetto ‘scontrino parlante’, che indica i dati del contribuente.

Questo ci permetterà di non dichiarare le spese mediche le quali verranno detratte automaticamente.

Se, invece, le prestazioni sanitarie di cui abbiamo usufruito durante l’anno fiscale erano soggette all’erogazione di una fattura, al momento dell’emissione di quest’ultima, il contribuente potrà far apporre, su richiesta, la dicitura per la “non trasmissione” della stessa al sistema digitalizzato del fisco italiano.

Per i dati già trasmessi all’Agenzia delle Entrate, invece, la questione è differente. I dati delle spese mediche avvenute durante l’anno fiscale 2017, dovranno essere trasmessi da colui il quale ha erogato la prestazione entro una data da stabilire (lo scorso anno era stata posta al 9 marzo).

 I cittadini pertanto hanno tempo fino a quel momento per poter richiedere la cancellazione dei dati.

Spese mediche detraibili per figli o coniuge a carico e per familiari non a carico

Per quanto riguarda invece le spese mediche detraibili per figli o coniuge a carico, per legge, il fisco concede una detrazione del 19% su quelle spese mediche sostenute sia per sé stessi che per i propri familiari, solo se rientrano nei seguenti ambiti:

  • Spese sanitarie
  • Spese per i mezzi di accompagnamento, deambulazione o sollevamento e sussidi informatici per disabili
  • Spese per l’acquisto di cani guida per non vedenti
  • Spese per la manutenzione o l’acquisto di veicoli di locomozione per disabili
  • Spese per il pagamento di addetti all’assistenza personale per il contribuente o per familiari a carico non autosufficienti

Se invece le spese mediche sostenute riguardano un familiare non a carico (come ad esempio un coniuge non legalmente separata, figli naturali o adottivi affidati o affiliati, genitori, generi e nuore, nipoti o nonni che superano un reddito annuo di 2840, 51 euro) la detrazione fiscale viene concessa dal fisco solo in casi particolari, ossia: spese mediche sostenute per familiari affetti da patologie esenti, solo nella parte che non ha capienza nella tassa dovuta dal familiare, o spese mediche generiche come farmaci e assistenza per grave disabilità.

Se poi siete un medico, e siete interessati agli ambiti assicurativi, il consiglio è sempre quello di mettersi al riparo da brutte sorprese con una buona assicurazione RC medici.