Vergilius: il Nuovo Sistema per Rilevare la Velocità

Data pubblicazione: 2017-10-26
Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Vergilius: il Nuovo Sistema per Rilevare la Velocità

Vergilius è il nuovo sistema di rilevamento della velocità: ecco come funziona

Da anni sulle autostrade è presente il sistema Tutor, per la rilevazione della velocità media. Da qualche tempo, però è apparso anche Vergilius, un nuovo strumento di rilevazione dell’eccesso di velocità.

Cosa è Vergilius

Il sistema Vergilius è un’evoluzione del Tutor e dell’Autovelox.
In sostanza presenta in un solo dispositivo le caratteristiche dei suoi due predecessori. Vergilius rileva infatti la velocità media di un autoveicolo lungo un tratto di strada, ma è in grado di scattare una foto misurando la velocità puntuale, nel caso in cui la velocità sia superiore a quella prevista. In sostanza Vergilius presenta entrambe le caratteristiche dei sistemi già utilizzati.

ll Tutor per la rilevazione della velocità degli automobilisti ha quindi un nuovo alleato, o sarebbe meglio dire un fratello maggiore considerate le caratteristiche più evolute di Vergilius.
Questo sistema è stato introdotto nel 2012 e utilizzato in tempi recenti sempre più spesso, soprattutto sulle strade nazionali gestite da ANAS.
Vergilius  rileva la velocità di ogni mezzo in un tratto di strada prefissato, memorizzando la relativa foto della targa, ma cancellandola se la velocità del veicolo è corretta, o trasmettendola alle Forze di polizia per l’elevazione della contravvenzione.
Dunque il sistema Vergilius può rilevare sia l’eccesso di velocità stabilendo una media tra due punti di misurazione, o misurare la velocità istantanea.
Doppia quindi la possibilità di essere multati, sia per una eccessiva velocità su un tratto di strada che per un’accelerazione momentanea, fatta magari per effettuare il sorpasso di un mezzo pesante.

Le sanzioni per eccesso di velocità rilevato con i sistemi elettronici


Il sistema Vergilius cancella automaticamente la foto della targa e i dati di percorrenza dei veicoli che viaggiano alla corretta velocità, ma segnala subito alle forze dell’ordine eventuali violazioni, inviando le immagini e le rilevazioni in via digitale.

Viene così avviato il processo di emissione della multa, che prevede le seguenti sanzioni:

  • L’articolo 142 del Codice della Strada prevede infatti:
  • sanzione da un minimo di 41 euro a 169 euro se si supera il limite di velocità di non più di 10 km/h;
  • sanzione da un minimo di 169 euro a 679 euro se si eccede dai 10 km/h ai 40 km/h il limite imposto;
  • sanzione da un minimo di 531 euro a 2.125 euro se si supera il limite in un intervallo compreso tra i 40 km/h e i 60 km/h, oltre alla decurtazione di 6 punti dalla patente e relativa sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi;
  • sanzione da un minimo di 828 euro a 3.113 euro se si eccede il limite per oltre i 60 km/h, decurtazione di 10 punti dalla patente e sospensione della patente da 6 a 12 mesi.

Ancora più pesanti le sanzioni per gli automezzi: l’importo delle multe viene infatti raddoppiato se le violazioni sono commesse dai conducenti di autotreni, autoarticolati, autosnodati, autobus di massa superiore a otto tonnellate, autocarri di massa superiore a 3,5 tonnellate, veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose e mezzi d’opera, così come previsto dal Codice della Strada.
Le multe sono rilevanti sia nell’importo che nelle sanzioni accessorie, che prevedono il ritiro della patente, ancorché temporaneo. Il sistema opera nell’interesse collettivo, quello della sicurezza stradale, ed è implacabile nel rilevare comportamenti non corretti.

Le novità sull’utilizzo di Vergilius, Tutor e Autovelox 

Nel luglio 2017 il Ministro dell’interno Minniti ha emanato una nuova Direttiva, la prot. n. 300/A/5620/17/144/5/20/3, alla quale è seguita una circolare esplicativa.
L’obiettivo della nuova disciplina è limitare la volontà di fare cassa da parte dei comuni, con l’installazione di sistemi di rilevamento della velocità non segnalati. Le principali novità riguardano:

  • La necessità che gli apparecchi di rilevamento vedano la presenza degli operatori. Gli Autovelox non presidiati sono installabili solo in rari casi, altrimenti sarà necessaria la presenza di un operatore di polizia;
  • L'approvazione e taratura annuale degli strumenti. Per far cessare il contenzioso sorto a causa della mancata previsione di taratura degli apparecchi - e il mercato di apparecchi alterati dei quali hanno parlato i giornali - la direttiva prevede l’approvazione degli strumenti da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e l’obbligo di taratura, in riferimento ad un prototipo.
  • L’obbligo di segnalazione degli apparecchi. La direttiva dirime anche una questione che ha fatto lavorare molto i tribunali. Si tratta dell’obbligo di segnalazione preventiva della presenza di questi apparati. Si dispone che la distanza massima tra il segnale stradale e lo strumento di rilevazione non superi i km 4.

E la mancanza di una polizza rc auto?

E’ possibile che gli apparecchi di misura della velocità siano affiancati da strumenti che analizzano le targhe per rilevare il rispetto della presenza di una polizza rc auto.
Sarà bene verificare sempre la scadenza ed avvalersi di un preventivatore per polizze rc auto online.
Sarà facile confrontare preventivi di varie Compagnie assicuratrici e trovare quello più economico o con le garanzie più adatte alle nostre aspettative.