Assicurazione Veterinario

A partire da agosto 2014, sebbene fosse già stato previsto nel 2011, è ormai obbligatorio per tutti i professionisti iscritti all'Albo stipulare una polizza RC professionale che sia idonea a tutelare sia i clienti che al professionista si rivolgono, che il professionista stessa, garantendo a quest?ultimo la possibilità di esercitare in serenità la propria professione mettendo a riparo il proprio patrimonio da eventuali aggressioni avanzate a titolo di risarcimento danni. Anche il medico veterinario, in quanto professionista iscritto all'Albo, è quindi soggetto alla stipula di un'assicurazione professionale.

COS?È L'ASSICURAZIONE VETERINARIO

La professione del veterinario rientra tra le professioni mediche, rispetto alle quale il medico veterinario assume nei confronti dell'utenza un'obbligazione di ?mezzi?. Stipulare un'assicurazione professionale è fondamentale per tutelare il professionista dai danni che possono essere causati nell'esercizio dell'attività ai pazienti. Sottoscrivendo il contratto assicurativo infatti la compagnia si sostituisce all'assicurato nel caso in cui i clienti avanzino richieste di riparazione contro il medico veterinario per danni causati in conseguenza di errori o colpa durante l'espletamento delle sue funzioni. In particolare modo la copertura assicurativa copre tutte le attività esercitate dal medico veterinario secondo quanto previsto dalla professione stessa, ossia:

• Visite e/o interventi chirurgici presso il proprio studio, o presso studi associati o anche domiciliari;
• Impiego di apparecchi per scopi diagnostici;
• Attività di analisi e refertazione;
• Attività di libero docente e titolare di cattedra universitaria;

PERCHÉ ASSICURARSI

L'obbligo previsto dalla legge previsto dalla legge 148/2011 (poi entrato effettivamente in vigore a partire da agosto 2014) per tutti i professionista regolarmente iscritti ai relativi albi ed esercitanti effettivamente la professione (in quanto l'obbligo di stipulare un contratto assicurativo non grava su quei professionisti che non svolgono effettivamente l'attività, ossia non hanno clienti) segue una duplice razio: da un lato tutela senza dubbio l'utenza, ossia i clienti che al professionista si rivolgono per ricevere una certa prestazione; la stipulazione di una polizza professionale per medici veterinari assicura i clienti che, in caso di errori o lesioni determinate dal medico durante la sua attività, sarà possibile agire legalmente per ottenere un equo risarcimento per i danni subiti. Dall'altro però contrarre un'assicurazione professionale significa proteggere il professionista e il suo patrimonio: svolgere un'attività professionale significa assumersi ogni giorno il rischio che qualcosa possa andare storto, e ciò indipendentemente dalla nostro volontà e al di là del nostro impegno. Non sarebbe quindi giusto che, a causa di un errore dettato da colpa, il professionista si veda aggredito il patrimonio costruito durante una vita di sacrifici. Contrarre un'assicurazione significa quindi mettere a riparo le proprie finanze. Ovviamente l'ammontare totale della polizza va valutato sulla base degli effettivi rischi che l'attività professionale svolta comporta, e per questo quando si va a stabilire il massimale (cioè la somma massima che la compagnia assicurativa si impegna di risarcire in caso di sinistro) va valutata sulla base dell'effettiva quantità di lavoro svolto.