Cosa Succede, in Caso di Incidente, se non Guida il Proprietario del Veicolo

Data pubblicazione: 2020-02-25
Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Cosa Succede, in Caso di Incidente, se non Guida il Proprietario del Veicolo

Scopri chi risarcisce il danno in caso di sinistro stradale quando alla guida c'è una persona diversa dal proprietario.

Può capitare di prestare la propria auto ad un amico, al coniuge o a un conoscente che ne abbia bisogno o di guidare un'automobile di proprietà altrui perché la propria è dal meccanico senza chiedersi, in caso di sinistro stradale, chi risarcisca il danno. Ciò avviene soprattutto tra familiari conviventi: si pensi, ad esempio, ai figli che utilizzano l'auto dei genitori oppure alla moglie che usa abitualmente l'auto intestata al coniuge. Per quanto riguarda la copertura assicurazione se non guida proprietario, si possono prospettare diverse ipotesi. Si può verificare il caso in cui colui che guida l'auto senza essere proprietario non sia responsabile dell'incidente, oppure, al contrario, il caso in cui esso abbia commesso l'incidente per propria responsabilità. Chi risarcisce i danni in questi casi? Se il conducente prende una multa, chi deve pagarla? Su chi ricade la responsabilità penale per le eventuali lesioni causate all'altro automobilista? Troverai tutte le risposte in questa guida, che si propone di analizzare la copertura assicurativa se non guida proprietario.

L'assicurazione paga se non guida il proprietario?

Nessuna norma vieta al proprietario di un'automobile di prestarla a un familiare o a un estraneo. In questo caso si parla di comodato che si sostanzia nella concessione della disponibilità dell'auto senza bisogno di comunicazioni scritte. Se invece l'uso del mezzo si protrae per un periodo superiore a 30 giorni in favore di familiari non conviventi o amici, è obbligatorio annotare il nominativo di chi usa l'autoveicolo non essendone proprietario sulla carta di circolazione, e a tal scopo è necessario presentare la comunicazione alla Motorizzazione. Ci si chiede, però, come funziona la copertura assicurazione quando alla guida c'è una persona diversa dal proprietario in caso di incidente. Quando il conducente dell'auto non è il proprietario del mezzo, e quindi colui a cui è intestata la polizza, l' assicurazione auto risarcisce gli eventuali danni alla persona riportati per colpa altrui. Il conducente effettivo potrà chiedere il risarcimento all'assicurazione del proprietario che poi, in base a quanto previsto dal meccanismo dell'indennizzo diretto, si rivarrà sulla compagnia del responsabile del sinistro. Per quanto attiene invece ai danni riportati dal veicolo, la richiesta di risarcimento deve essere inoltrata dal proprietario del veicolo. In sintesi, l'assicurazione del proprietario copre sia i danni al veicolo sia le lesioni fisiche al conducente.

E se il conducente dell'auto in prestito è responsabile dell'incidente?

Se ad aver causato l'incidente è il conducente dell'auto presa in prestito, o ne è comunque parzialmente responsabile, il terzo danneggiato, in prima battuta, verrà risarcito dalla propria assicurazione che poi si rivarrà su quella del responsabile, secondo il meccanismo dell'indennizzo diretto. Nel modulo di constatazione amichevole andranno indicati i dati dell'assicurazione e del mezzo coinvolto nell'urto. Di conseguenza, la retrocessione della classe di merito (malus) sarà applicata al proprietario dell'autoveicolo,che subirà unrincaro del premio assicurativo, anche se non era presente al momento del sinistro.

E se il conducente non ha la patente?

Il proprietario potrà rivalersi nei confronti della persona a cui ha prestato il veicolo per ottenere il risarcimento dei danni subiti dal proprio veicolo non risarciti dalla propria assicurazioni e per l'aggravio del premio assicurativo conseguente al peggioramento della classe di merito. Nel caso di conducente postosi alla guida senza patente, o con la patente scaduta, l'assicurazione del proprietario dell'autoveicolo ha diritto a rivalersi nei confronti del proprio assicurato per aver colpevolmente prestato il proprio mezzo. Se però la circolazione è avvenuta contro la volontà del titolare, l'assicurazione ha diritto di rivalsa contro il conducente effettivo.

Infrazione con auto in prestito: chi paga la multa?

In caso di violazione del Codice della Strada, punibile con una multa, il proprietario dell'auto è obbligato in solido con il conducente che ha commesso l'infrazione, ai sensi dell'art. 196 del C.d.S. sul principio di solidarietà. Se la multa viene contestata immediatamente, gli agenti di polizia consegnano il verbale al conducente il quale è tenuto a pagare in solido con il proprietario del mezzo. Ciò significa che se il conducente non provvede al pagamento, il titolare del veicolo è tenuto a versare l'importo, salvo poi rivalersi, totalmente o in parte, sul responsabile della contravvenzione. La regola della responsabilità condivisa in solido tra proprietario e conducente viene meno se chi usa il veicolo di cui non è l'intestatario è un minorenne. In tal caso la responsabilità è esclusivamente dei genitori. Se invece la contestazione è differita, il verbale verrà spedito a casa del proprietario. Per non pagare la sanzione ed evitare la perdita di punti sulla patente, quest'ultimo ha 60 giorni di tempo per comunicare all'organo di polizia competente gli elementi per risalire all'identità del soggetto che si trovava alla guida. In seguito a questo adempimento, sarà il conducente effettivo a pagare la multa e a subire la sottrazione dei punti dalla patente. Se il proprietario non adempie a quest'obbligo, è soggetto ad una sanzione che va dai 282 euro ai 1.142 euro.

Polizze con limitazioni di copertura

Ricapitolando, l'assicurazione del proprietario dell'auto copre gli incidenti anche se alla guida vi è un'altra persona a cui è stato prestato il mezzo. Viene fatta salva la possibilità che l'assicurato abbia attiva una polizza che preveda eventuali limitazioni di copertura solo a un conducente (il proprietario del mezzo o altra persona indicata all'assicurazione) o che vieti la guida a determinati soggetti. Questa particolare formula assicurativa comporta un rilevante risparmio sul premio assicurativo. In questo caso, se il conducente che ha preso l'auto in prestito dovesse fare un incidente, l'assicurazione dovrebbe comunque risarcire i danni cagionati a terzi, ma potrà rivalersi nei confronti del propri assicurato