Ape volontario: Tutto Quello che Devi Sapere

Data pubblicazione: 2017-09-22
Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Ape volontario: Tutto Quello che Devi Sapere

Come funziona l’Ape volontario in 10 punti

La parola più usata dell’estate del 2017 sarà sicuramente Ape volontaria, ossia l’Anticipo Pensionistico volontario, il termine che ha tenuto banco in tante conversazioni estive.

Ape volontaria: il calcolo

  • L’Ape, l’anticipo pensionistico volontario, è il provvedimento che consente di ottenere un anticipo sulla futura pensione.
    Secondo le stime del governo, la normativa potrebbe coinvolgere una platea di 300.000 persone nel 2017 e di 115.000 persone nel 2018.
    In quali casi conviene lasciare anticipatamente il lavoro approfittando di questo provvedimento e come effettuare il calcolo dell’Ape volontaria?

 

  • L’anticipo pensionistico prevede naturalmente una contropartita. Chi vorrà beneficiare della normativa, infatti, dovrà rinunciare a una parte del proprio assegno, pagando una rata sulla pensione futura. A quanto ammonta la rata per il prestito?
    Il suo importo potrà variare dal 2% al 5-5,5% annuo e potrà essere mitigato dal credito d’imposta.

Ape volontario: la firma del decreto attuativo

  • L’anticipo finanziario a garanzia pensionistica è riconosciuto in via sperimentale con validità dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018.
    Come precisato dal Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri) firmato dal premier Paolo Gentiloni lo scorso 4 settembre, potranno accedere al provvedimento tutti coloro che avranno maturato i requisiti nel periodo compreso tra il primo maggio 2017 e l’entrata in vigore del decreto.

 

  • La firma del decreto attuativo dell’Ape volontario non ha però ancora chiarito tutti i dettagli del provvedimento.
    Bisognerà attendere, infatti, che siano approvate le convenzioni tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Associazione bancaria italiana (Abi) e tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’Associazione nazionale tra le imprese e le assicurazioni (Ania).
    Queste ultime preciseranno le modalità di finanziamento del prestito e della polizza in caso di mancato rimborso dell’intero finanziamento.
    Il prestito potrà essere spalmato su 20 anni o, in alternativa, essere saldato prima della scadenza con la formula della restituzione anticipata.
    Nel primo caso le rate da calcolare per la restituzione del prestito saranno 260 inclusa la tredicesima.

Come richiedere l’Ape volontario all’Inps

  • La norma è retroattiva e la richiesta dovrà essere effettuata entro 6 mesi dall’approvazione del decreto. Una volta firmato l’accordo, il prestito decorrerà entro 30 giorni dal perfezionamento del contratto.
    Come si procede per la richiesta dell’Ape volontario all’Inps?
    Anzitutto, il lavoratore dovrà ottenere la certificazione della pensione futura e in un secondo momento sottoscrivere la proposta di prestito con le banche e gli enti di assicurazione aderenti all’iniziativa.
    La richiesta potrà essere effettuata dall’interessato o da un intermediario autorizzato tramite l’apposito servizio online per l’inoltro della domanda.
    A seguito dell’approvazione del prestito da parte dell’istituto finanziatore, il contratto verrà trasmesso all’INPS e reso disponibile online.
    A partire da questo momento, il richiedente avrà 14 giorni per esercitare il diritto di recesso.

 

  • L’erogazione dell’anticipo pensionistico sarà effettuata dall’Inps in rate mensili e al netto della rata di ammortamento.
    Quest’ultima include la restituzione del capitale, gli interessi e il costo dell’assicurazione.
    Dopo vent’anni di pensionamento, la pensione tornerà al livello normale. In caso di decesso prima della restituzione dell’intero prestito, il debito verrà coperto dall’assicurazione.
    Nell’eventualità che scatti la pensione di reversibilità, quest’ultima verrà erogata senza decurtazioni.

 

  • Gli accordi quadro con le imprese assicurative stabiliranno il tasso di interesse applicato al finanziamento e il premio per l’assicurazione che copre il rischio di premorienza.
    Il credito di imposta annua non potrà superare il 50% dell’importo del premio e degli interessi previsti dal contratto.

I requisiti dell’Ape volontario

  • Ma quali sono più nel dettaglio i requisiti dell’Ape volontario?
    L’età minima sarà di 63 anni, con 20 anni di contributi alle spalle e non più di 3 anni e sette mesi di distanza dalla pensione di vecchiaia.
    Nella sostanza potranno richiederla i lavoratori nati a partire dal 1954 iscritti a qualsiasi gestione pensionistica INPS, fatta eccezione per i liberi professionisti iscritti alle Casse private.
    L’Ape volontaria si rivolge sia ai dipendenti pubblici che a quelli privati, interessando anche gli autonomi e i lavoratori iscritti alla gestione separata INPS.
    Non potranno accedere all’anticipo pensionistico i titolari di pensione diretta o di assegno ordinario di invalidità.

 

  • Gli stessi requisiti – età minima, anni di contributi, maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi – sono applicati anche alla Rita, ovvero alla rendita integrativa temporanea anticipata cui possono accedere i titolari di una polizza per lavoratori.
    L’anticipo pensionistico, in questo caso, è finanziato dal capitale dal fondo e, a differenza dell’Ape, non configura un prestito in senso stretto.
    Per accedere alla Rita è necessario rivolgersi all’Inps per ottenere la certificazione della decorrenza della pensione e dei requisiti.

 

  • Un’altra differenza rispetto all’anticipo pensionistico volontario è l’importo dell’assegno che, nel caso dell’Ape, prevede una soglia minima non inferiore di 1,4 volte il trattamento minimo Inps.
    Nel caso della rendita del fondo pensione l’importo mensile potrà essere inferiore alla soglia e il peso dell’assegno sarà calcolato in base al capitale accumulato, in linea con i criteri stabiliti dagli operatori dei fondi pensione.