Imposta sulle Polizze Vita: cosa sapere

Data pubblicazione: 2019-06-04
Tempo di lettura stimato: 4 minuti
Imposta sulle Polizze Vita: cosa sapere

Tutto quello che c’è da sapere sulle Polizze Vita

Le polizze vita sono uno strumento che offre serenità anche nella prospettiva di eventi imprevisti che possono comportare la difficoltà di provvedere alle esigenze della propria famiglia. In caso di scomparsa prematura, invalidità, perdita del lavoro, malattie o infortuni i familiari hanno la possibilità di contare su un capitale o, a seconda dei casi, su una rendita per fronteggiare le necessità quotidiane. In cosa si differenziano i vari tipi di polizze e come sono inquadrate a livello fiscale? 

Come scegliere la polizza vita

Le assicurazioni ramo vita si articolano in varie sottocategorie. Più nel dettaglio, l’assicurazione caso morte è quella che tutela per la scomparsa prematura del capofamiglia e più in generale del soggetto assicurato. Una particolare sottocategoria è quella delle cosiddette polizze TCM (temporanea caso morte). Questo tipo di contratti si caratterizza per avere una validità limitata nel tempo: ad esempio, per tutelarsi durante la restituzione di un finanziamento come un prestito o un mutuo.

L’assicurazione caso vita, invece, consiste in un piano di accumulo che consente di pianificare il risparmio e di accedere, allo scadere della polizza, al capitale accumulato negli anni. Come anticipato, esiste anche la possibilità di tutelarsi contro altre tipologie di eventi, come la perdita dell’impiego, un infortunio o l’invalidità permanente: in questa eventualità si parla di polizze vita miste.

Accanto a questi prodotti, esistono anche polizze equiparabili a strumenti finanziari, anche note come polizze vita unit e index linked: in questo caso si tratta di prodotti di investimento in senso stretto che sposano la funzione previdenziale a quella finanziaria. A questa pagina puoi avere tutte le informazioni sul funzionamento dell'assicurazione vita mentre qui puoi calcolare un preventivo, gratuito e senza impegno.

I vantaggi delle polizze vita

In base al tipo di polizza sottoscritta, cambiano anche i vantaggi fiscali collegati alla stipula del contratto. In linea generale, le polizze vita sono esentate dalle imposte di successione e di donazione. Le somme spettanti agli eredi, infatti, non rientrano nell’asse ereditario. Chi sottoscrive particolari categorie di polizza, inoltre, può usufruire della detraibilità dei premi versati. Più in particolare, si tratta delle assicurazioni per rischio morte o che tutelano dal rischio di invalidità permanente non inferiore al 5%.

Per questi contratti, il premio assicurativo è detraibile dall’IRPEF per il 19% al di sotto di una soglia massima. Quest’ultima varia in base al contratto in questione, a seconda che si tratti di una polizza vita, per disabilità o contro il rischio di non autosufficienza. La detrazione può essere richiesta, oltre che per il contraente, anche per i familiari a carico. Inoltre, interessa anche le polizze infortuni sottoscritte a integrazione della polizza Rc auto.  Oltre ad offrire i vantaggi fiscali già descritti, le polizze vita sono soggette a impignorabilità, ovvero al riparo da eventuale azione esecutiva o cautelare.

Tassazione polizze vita e beneficiari

Il discorso cambia per le polizze equiparabili a strumenti finanziari, ovvero stipulate per finalità di investimento. In questo caso, infatti, i vantaggi e le garanzie sopra descritte possono non essere applicati. A livello tecnico, la distinzione tra le due tipologie di polizze si concentra sul cosiddetto “rischio demografico”, sull’elemento di tutela del risparmio e sulla garanzia della restituzione del capitale a scadenza.

Un discorso a parte riguarda le plusvalenze maturate. Le imposte applicate al premio incassato sulla polizza prevede diverse aliquote a seconda del tipo di polizza e di investimento.

Oltre che sulla vita del contraente, la polizza può essere stipulata anche sulla vita di un terzo. Per quanto riguarda i beneficiari, può trattarsi o meno degli eredi: nel caso a beneficiarne siano altri soggetti, non esiste la possibilità per gli eredi di rivalersi delle somme a meno che non venga dimostrata una lesione dei diritti legittimi.