RC Auto: Differenza tra Valore del Mezzo e Danno Subito

Data pubblicazione: 2018-09-07
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
RC Auto: Differenza tra Valore del Mezzo e Danno Subito

Cosa fare se il valore del mezzo è molto più basso del danno per ricevere la somma necessaria per la sua riparazione

Per non avere brutte sorprese con le assicurazioni è sempre consigliabile verificare quali sono i massimali della nostra polizza e, se devi rinnovare la tua,  da questa pagina puoi calcolare l'assicurazione auto e vedere i massimali.

I massimali sono uno dei dettagli a cui bisogna prestare particolare attenzione perché rappresentano l'importo massimo che può essere risarcito per i danni provocati a terzi. E in un contesto moderno, in cui spesso si incappa in distrazioni, spesso legate all'uso del telefono durante la guida, è molto facile ritrovarsi in un incidente.

Il risarcimento per equivalente

Spesso succede che, dopo un incidente, la vettura coinvolta subisca danni enormi, che superano di gran lunga il suo valore (dato dalle quotazioni ufficiali).

In questi casi si parla della riparazione antieconomica, per questo le assicurazioni tendono a non risarcire il danno subito ma il valore del mezzo prima del sinistro.

Quindi, al risarcimento in forma specifica, che è dato dalla rimozione delle conseguenze dannose provocate dal sinistro con la corresponsione della somma necessaria per riparare la vettura, si sostituisce il risarcimento per equivalente, che non è altro che la corresponsione al danneggiato della somma pari al valore della macchina prima dell'incidente.

Queste situazioni in cui il danno è di proporzioni enormi hanno come conseguenza delle cause legali. Del resto, a chi farebbe piacere non poter più usare il proprio veicolo perché la somma corrisposta è troppo bassa per riparare in toto il danno?

Ma qui interviene il Codice Civile con l'articolo 2058:

Il danneggiato può chiedere la reintegrazione in forma specifica, qualora sia in tutto o in parte possibile.

Tuttavia il giudice può disporre che il risarcimento avvenga solo per equivalente, se la reintegrazione in forma specifica risulta eccessivamente onerosa per il debitore.

Questo serve ad evitare che il danneggiato tragga un beneficio senza causa.

La grande differenza che c'è tra il valore del mezzo e il danno subito

In linea generale, la giurisprudenza tende a non rinvenire i costi eccessivi delle riparazioni sempre che il valore commerciale del veicolo sia inferiore all'ammontare richiesto per riportarlo allo stato precedente il sinistro, ma lo fa solo dove questo valore risulti esserci un importo notevolmente inferiore a quello necessario per le riparazioni.

In questo caso si può affermare che ci sia un onere eccessivo per il danneggiante ed un tentativo di lucrare da parte del danneggiato.

Cosa influenza la valutazione di anti economicità della riparazione del veicolo danneggiato

Per valutare l'anti economicità o, più semplicemente, la mancanza di convenienza della riparazione non si può prescindere da alcuni fattori:

  • il valore del mezzo prima del sinistro che va maggiorato delle spese di immatricolazione di una vettura nuova o del passaggio di proprietà per una usata;
  • il fermo per il reperimento di un nuovo mezzo;
  • il bollo non goduto;
  • l'assicurazione non goduta;
  • le spese per la demolizione;
  • il trasporto al demolitore.

E se il veicolo è vecchio ma tenuto in ottime condizioni?

Facciamo finta di avere un'automobile del 2000, quindi vecchia ma tenuta maniacalmente. La sua quotazione non sarà più alta di 500 euro nonostante vada che è una meraviglia con il suo motore più meccanico che elettronico a cui teniamo molto.

Se un sinistro dovesse danneggiare l'auto, il suo valore di 500 euro non basterà a coprire le spese per riportare la vettura a nuova vita. Cosa fare in questo caso?

Si può comunque vedere riconosciuto il proprio diritto al risarcimento in forma specifica dando prova dello stato del veicolo con fatture di revisione, foto e chilometraggio basso.