Come Funziona l’Obbligo dei Giubbotti Alta Visibilità per gli Automobilisti

Data pubblicazione: 2017-12-01
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Come Funziona l’Obbligo dei Giubbotti Alta Visibilità per gli Automobilisti

Quando scatta l’obbligo dei giubbotti ad alta visibilità per gli automobilisti

Il Codice della strada prescrive l’obbligo dei giubbotti ad alta visibilità in condizioni di scarsa visibilità del veicolo. Quando questo si trova fermo sulla carreggiata, oppure in corsia di emergenza o sulla piazzola di sosta, il conducente dovrà indossare il giubbotto catarifrangente, rigorosamente omologato, e lo stesso dovrà fare andando a posizionare il triangolo.

In quali casi è necessario utilizzare il dispositivo per segnalare la propria presenza e quali sono le sanzioni previste?

Vediamo brevemente cosa dice la legge in proposito.

Quando scatta l’obbligo del giubbotto ad alta visibilità?

L’uso del giubbotto salvavita catarifrangente è prescritto dall’articolo 162 del Codice della Strada. In alternativa al giubbotto è possibile utilizzare le bretelle retroriflettenti ad alta velocità.

In quali casi vige l’obbligo? L’automobilista dovrà indossare il dispositivo quando il veicolo sosta al di fuori della carreggiata di notte, fuori dal perimetro dei centri abitati e comunque in tutte le situazioni in cui il mezzo risulta scarsamente visibile, ad esempio perché privo delle luci di emergenza.

Il giubbotto andrà indossato anche nelle piazzole di sosta e nelle corsie di emergenza, anche durante il giorno se l’avvistamento del veicolo risulta difficoltoso.

Il conducente dovrà segnalare la propria presenza anche durante le operazioni di presegnalazione ovvero durante il posizionamento del triangolo. Il Codice della Strada stabilisce l’obbligo di avere a bordo il segnale mobile di pericolo, il triangolo appunto. Esibire il giubbotto catarifrangente in fase di controllo, invece, non è obbligatorio.

Obbligo giubbotti ad alta visibilità: quali le sanzioni previste?

Il giubbotto o le bretelle retroriflettenti devono essere rigorosamente omologati: devono, cioè, riportare il marchio CE e la sigla UNI EN 471. Queste caratteristiche devono essere soddisfatte a prescindere dal colore giallo, rosso o arancio fluorescente.

Quali tipologie di veicoli sono interessate? L’obbligo vige per il conducente di tutti i veicoli immatricolati in Italia ad eccezione di ciclomotori a due ruote, motocicli e velocipedi.

In caso di inadempienza, l’automobilista potrà essere sanzionato con una multa di importo compreso tra i 41 e i 169 euro. Oltre alla sanzione amministrativa, si rischia anche la decurtazione di due punti della patente.

Naturalmente, il primo obbligo da rispettare per non incorrere in sanzioni più pesanti è essere in regola con l’Rc auto.

Per ottenere il livello di protezione desiderata è possibile consultare le diverse offerte online e confrontare le condizioni con quelle previste dalla propria polizza. In questo modo si potrà valutare in tutta semplicità l’eventuale cambio di assicurazione auto a condizioni migliorative e al prezzo più conveniente.