Tasi, di Cosa si Tratta

Data pubblicazione: 2017-09-26
Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Tasi, di Cosa si Tratta

Tutte le informazioni utili sulla Tasi, dal calcolo a chi la deve pagare

La Tasi (tassa sui servizi indivisibili) è un’imposta introdotta dalla legge di stabilità del 2014 che prevede il pagamento da parte di alcuni cittadini di servizi detti “indivisibili”che riguardano la collettività.

Nello specifico si tratta della più recente forma di tassazione sulla casa.

Inizialmente i cittadini soggetti al pagamento della Tasi erano sia i proprietari di immobili che gli affittuari. Questi ultimi dovevano versare una parte del totale che si aggirava tra il 10% ed il 30% in base a quanto previsto dal comune di residenza.

Nel 2016, la legge sul pagamento della Tasi ha introdotto una modifica importante e valida tutt’oggi. Quest’ultima  prevede l’esclusione tra i soggetti debitori degli affittuari che utilizzano l’immobile come abitazione principale.

Tasi significato

Come abbiamo detto all’inizio l’acronimo Tasi sta per tassa sui servizi indivisibili. Ma andiamo a vedere nello specifico cosa sono i servizi indivisibili.

I servizi indivisibili sono i servizi forniti dai comuni indistintamente a tutti i cittadini. Non si può misurarne l’utilità o l’erogazione specifica per singolo cittadino. Si distinguono dai servizi divisibili che vengono forniti precisamente a chi ne fa richiesta.

Rientrano fra i servizi indivisibili: la manutenzione delle strade e dei giardini pubblici, l’illuminazione pubblica, l’anagrafe, la pubblica sicurezza, la tutela del patrimonio artistico, i servizi socio assistenziali, i servizi di protezione civile, i servizi cimiteriali.

Sono invece servizi divisibili, il rilascio di certificati, gli asili, il trasporto scolastico, le domande.

Tasi chi la paga

Devono pagare la Tasi i possessori ed i detentori di fabbricati o aree edificabili, i proprietari o i locatari di negozi, uffici o immobili d’impresa, i proprietari di case che non vengono utilizzate come abitazioni principali.

Fra questi ultimi rientrano coloro che posseggono immobili concessi in locazione. Sempre più spesso i soggetti che fanno questa scelta mettono in preventivo sia la spesa sulla Tasi che quella sull’assicurazione affitto. Questa mette il locatore in condizioni di affittare il proprio immobile in totale tranquillità e di essere rimborsato da eventuali danni provocati all’immobile.

Restando in tema “affitti”, la Tasi deve essere pagata da locatari e locatori nel caso in cui l’immobile non rappresenti l’abitazione principale dell’affittuario. In questo caso è il comune a scegliere la quota parte della tariffa da applicare al locatario che di solito può variare dal 10% al 30%.

La dichiarazione della Tasi per chi sottoscrive un contratto di locazione è obbligatoria. Chi prende in affitto un immobile deve necessariamente presentare la domanda entro il 30 giugno successivo all’entrata in possesso della casa.

Tasi: chi è esonerato dal pagamento o soggetto a riduzione delle tariffe

Generalmente non sono soggetti, al pagamento della tassa sui servizi indivisibili le prime case, le abitazioni ad uso stagionale, i terreni non edificabili, le abitazioni occupate da soggetti che risiedono all’estero per oltre sei mesi l’anno, la casa coniugale assegnata ad uno dei due coniugi, i fabbricati e gli alloggi sociali, i fabbricati rurali ad uso abitativo, le abitazioni con un solo abitante.

L’applicazione dell’esenzione in questo caso è a discrezione del comune. Potrebbe anche accadere che quest’ultimo non li escluda completamente dal pagamento ma applichi delle riduzioni di tariffe.

Tasi prima casa

Sono soggetti al pagamento della Tasi i possessori di immobili rientranti nella categoria delle case di lusso anche se si tratta di prime case.

Per chi è proprietario di una casa di lusso è consigliabile mettere in conto, oltre alla spesa obbligatoria della Tasi anche quella di un’assicurazione sulla casa. Quest’ultima aiuta il proprietario a proteggere l’immobile da eventuali furti e rapine a cui le case di lusso sono soggette.

Tasi calcolo

Il calcolo della Tasi non è un’operazione semplice, è consigliabile dunque rivolgersi sempre ad un commercialista o ad un operatore del settore.

Per calcolare la Tasi è necessario moltiplicare la base imponibile per l’aliquota fissata dal comune in cui si trova l’immobile.

L’aliquota Tasi viene deliberata ogni anno dai comuni e può essere consultata sul sito del Ministero dell’economia e delle finanze. L’aliquota fissata per tutti gli immobili è dell’1% ma è a discrezione del singolo comune decidere di ridurla.

Per quanto riguarda il calcolo della base imponibile, quest’ultimo è dato dalla rendita catastale (indicata nel rogito o nel contratto d’affitto dell’immobile) a cui viene aggiunto una percentuale del 5%. Il risultato deve essere, poi, moltiplicato per il coefficiente previsto dal decreto legge 201 del 2011 per la categoria catastale di riferimento.

Come avviene il pagamento della Tasi

Il pagamento della tassa sui servizi indivisibili può avvenire attraverso un conto corrente postale oppure per mezzo del modello F24.

Nel caso in cui i possessori degli immobili sono più di un soggetto, il pagamento deve essere effettuato tramite unico adempimento dell’attribuzione tributaria.

Se il contribuente per un motivo o per un altro non dovesse pagare la Tasi entro la data stabilita può usufruire dello strumento del ravvedimento operoso. Si tratta di una procedura concessa ai cittadini per regolarizzare i mancati versamenti dei tributi attraverso una sanzione dimezzata.