Mobbing sul Lavoro, Cos'è e Come Difendersi

Data pubblicazione: 2017-09-28
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Mobbing sul Lavoro, Cos'è e Come Difendersi

Mobbing sul lavoro: come riconoscerlo e come difendersi

Spesso, probabilmente, avrete sentito parlare di 'mobbing sul lavoro', magari, e lo speriamo sinceramente, senza sapere cosa sia realmente.

Il mobbing sul lavoro, dal verbo inglese 'to mob' che significa aggredire, non è altri che il tentativo di perpetuare atti vessatori sul posto di lavoro da parte di un capo verso i suoi subalterni o persino tra colleghi, con l'obiettivo di perseguitarlo e, magari, costringerlo a rassegnare le dimissioni.

Perchè questo vada a costituire un reato perseguibile c'è, ovviamente da dimostrarlo e farlo, purtroppo non è sempre facile.

Come difendersi, dunque, dal mobbing sul lavoro? Come dimostrarlo?

La legge non copre in maniera puntuale tutte le casistiche possibili in questo ambito e per poter dimostrare di aver subito mobbing sul lavoro si deve possedere prove inconfutabili di aver subito violenze, fisiche o psichiche e di aver subito danni alla sfera patrimoniale o all'integrità psicofisica.

Oltre a questo sarà necessario stabilire un nesso di causalità tra le violenze subite e il danno che queste hanno apportato nonché l'intento persecutorio di chi ci usa mobbing sul lavoro. Quest'ultima prova è davvero difficile da fornire e, inoltre, la Corte di Cassazione è intervenuta di recente. Il 27 gennaio 2017, difatti, ha asserito che il mobbing sul lavoro sussiste se, oltre a tutto ciò che abbiamo appena elencato, si aggiungono comportamenti ostili ripetuti per un periodo di tempo minimo di sei mesi.

Come farsi risarcire per mobbing sul lavoro

L'aspetto fondamentale, se si è vittime di mobbing sul lavoro è il come dimostrarlo.

È importantissimo cercare dei testimoni, soprattutto tra colleghi di lavoro o, magari, se lavorate a contatto con il pubblico, tra i clienti.

Come potrete ben capire, questo è molto difficile in quanto non sono molte le persone disposte a testimoniare contro il proprio datore di lavoro o contro un altro collega.

Tuttavia trovare prove concrete è fondamentale ai fini della dimostrazione.

 Che riusciate o meno a trovare dei testimoni, è importante che cerchiate di documentare qualsiasi cosa.

Conservare documentazioni di ridimensionamento o spostamenti in posti isolati può essere determinante alla fine di una dimostrazione in tribunale, inoltre conservare e-mail, messaggi, registrare telefonate o, in estrema ratio anche registrare conversazioni dal vivo ma solo se colui che vi usa mobbing sul lavoro è il vostro capo.

La legge si è pronunciata in merito sancendo che la registrazione di conversazioni tra colleghi può comportare il licenziamento immediato per giusta causa.

Per denunciare casi similari potrete rivolgervi ad uno degli sportelli mobbing presenti pressoché in ogni città italiana, facilmente reperibili via internet o rivolgendosi al proprio comune.

Gli sportelli forniranno assistenza gratuita sul come comportarsi.

In sede civile, inoltre, sarà possibile richiedere un risarcimento danni rivolgendosi ad un avvocato.

Qualora vi fosse conferito un risarcimento questo sarebbe a danno, o di chi vi ha usato mobbing sul lavoro e dovrà essere stabilito dal giudice.

In qualsiasi caso non dimenticate mai di stipulare una polizza sul lavoro per mettervi al riparo da qualsiasi imprevisto.