Distribuzione Assicurativa in Italia tra 10 Anni

Data pubblicazione: 2019-05-22
Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Distribuzione Assicurativa in Italia tra 10 Anni

Analisi di mercato e dati: ecco come sarà la distribuzione assicurativa in Italia tra 10 anni

Sulla base di quelle che sono le più recenti tendenze in atto nel mercato, è possibile tracciare in modo assolutamente veritiero e fondato un’analisi il più possibile verosimile di quale sarà l’intermediazione assicurativa tra 10 anni e di come cambieranno gli scenari attuali nel corso del prossimo decennio.

Diversi sono gli aspetti che si andranno ad accentuare modificando radicalmente il modo in cui le compagnie approcciano ai clienti, il modo in cui puntano su tecnologie e mezzi all’avanguardia e non ultimo il modo in cui strutturano le proprie reti di vendita.

Secondo i dati analizzati ecco la prospettiva dello scenario che si delineerà nel prossimo futuro.

A crescere non saranno le grandi compagnie

In primo luogo è del tutto credibile considerare che a crescere di più non saranno le grandi compagnie assicurative, ma quelle di dimensioni medie e a carattere plurimandatario, in particolare se forti di una tecnologia fortemente orientata e a favore degli intermediari. I grandi colossi assicurativi tenderanno ad aumentare gli utili più che a puntare sulla crescita del proprio fatturato e saranno assorbite più da una gestione tecnica efficiente e consona alle proprie ambizioni di sviluppo che della volontà di espandersi a tutti i costi.

La compagnia più ambita sul mercato sarà quella capace di snellire e agevolare il lavoro dei propri intermediari attuando una serie di azioni volte a sburocratizzare ogni pratica. La tendenza sarà infatti quella di ridurre la prassi burocratica optando per processi il più possibile semplici, per la massima accessibilità, e l’immediatezza di dialogo. Infrastrutture tecnologiche solide e personale preparato, motivato e dotato di spiccate abilità comunicative faranno la differenza.

Aumenterà il numero degli agenti

Il numero degli agenti tornerà ad aumentare. Le agenzie attive sul mercato si consolideranno e il numero degli agenti, considerevolmente diminuito nell’ultimo decennio, tornerà lievemente a salire perché le compagnie tenderanno a concedere mandati agenziali ai subagenti con portafogli oltre 750.000 euro e avranno sempre maggiore bisogno di espandere la propria rete commerciale.

I gruppi agenti avranno sempre maggiore potere e autonomia. Il plurimandato ha dato agli agenti maggiore potere mettendoli in netta posizione di forza. Le compagnie si troveranno a dover trattare sempre di più con i gruppi agenti per evitare che si concretizzi il rischio di spostamenti di massa del portafoglio verso altre compagnie.

Come cambierà il broker

Il mestiere del broker sarà sempre più di nicchia. La figura professionale del broker che mette a confronto le diverse offerte disponibili sul mercato aiutando il cliente a scegliere la soluzione che meglio risponde alle proprie esigenze sarà superata. I prodotti sempre più standardizzati proposti dalle diverse compagnie assicurative tenderanno a penalizzare l’approccio del broker classico, che si trasformerà da consulente in distributore.

Il mercato registrerà una riduzione del numero delle società di brokeraggio e anche i grandi broker diminuiranno per via della concorrenza spietata che si sono fatti. Ci sarà margine per i broker digitali, che puntano molto sulla comparazione online e per quelli di nicchia che possono contare sulla consolidazione di una rete commerciale strutturata ed efficiente, in ogni caso ben radicata nel territorio di riferimento.

Il ruolo dei subagenti

Subagenti: si arresterà la campagna acquisti e sarà necessario rivolgere ai neofiti. La penetrazione degli intermediari assicurativi sul territorio è attualmente la più alta in Europa, mentre le dimensioni medie dei portafogli risultano di contro tra le più basse. Si stabilizzerà una sorta di ‘guerra’ tra le compagnie spinte dal voler acquisire i portafogli della concorrenza e motivate in quest’ottica a reclutare i subagenti degli altri.

Date le premesse appena esposte si dovrà creare una nuova proposta istruttiva e formativa per chi si prepara a lavorare come agente assicurativo e andrà concepito e strutturato un vero e proprio percorso di formazione interno alle compagnie per avvalorare la professione e preparare figure valide, capaci di rispondere nel modo più appropriato e consono alle esigenze effettive di compagnie e clienti.

Cosa ne sarà delle attività online

Il numero degli acquirenti online non crescerà più e sarà sempre più difficile cambiare compagnia per ottenere un po’ di risparmio.

La crescita delle compagnie online subirà un progressivo arresto e le assicurazioni si troveranno nella condizione di dover cambiare strategia di business. La crescita sarà possibile solo se le compagnie si struttureranno con reti commerciali sul territorio come nel caso di quelle classiche. Questa strategia già sperimentata da Genialloyd è l’unica strada possibile le assicurazioni che dovranno puntare a disporre di una struttura flessibile, potente a livello tecnologico, e di una rete commerciale agile e plurimandataria che consenta di fare la differenza permettendo una crescita a tassi doppi rispetto al mercato.

La raccolta di Poste sarà in ogni caso marginale se non apre l’RC Auto. Lo sviluppo di questo settore è dunque vincolato alla proposta offerta e alle soluzioni messe a disposizione dei clienti.

Abbiamo delineato una sorta di previsione fondata su quale sarà la sorte di agenti, broker assicurativi, clienti, compagnie tradizionali e online e poste. Il futuro darà conferma di tutto.