Se il Medico Sbaglia la Diagnosi in Caso di Malattia Rara

Data pubblicazione: 2017-12-01
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Se il Medico Sbaglia la Diagnosi in Caso di Malattia Rara

Cosa dice la Cassazione in tema di responsabilità medica per malattia rara se sbaglia diagnosi

La Cassazione  ha stabilito che seppur si tratti di una malattia rara, il medico non può accampare scuse per aver effettuato una diagnosi sbagliata.

Il medico non può essere esentato dalle proprie responsabilità nel caso in cui in seguito ad un errore sbagli la diagnosi di un paziente anche nel caso di malattia rara.

A stabilire in questo caso la responsabilità medica è la Cassazione che con la sentenza n. 6093 del 12 marzo 2013 ha giudicato che, seppur si tratti di una malattia rara, il medico non può accampare scuse per aver effettuato una diagnosi sbagliata.

Errori nella diagnosi e responsabilità medica

In pratica non esistono scusanti anche nel caso in cui arrivare ad una diagnosi completa risulti più complesso, la responsabilità medica per malattia rara non differisce dai casi più consueti di diagnosi.

Anche in tema di colpa medica è ancora la Corte di Cassazione a stabilire regole precise sulle responsabilità del medico, che non è più limitata alle responsabilità gravi riferite essenzialmente ai delitti di omicidio e alle lesioni colpose, in seguito ad ipotesi di colpa grave.

Medici ed operatori sanitari obbligati a sottoscrivere polizza Rc professionale

Che si tratti di malasanità o errore umano per i medici e gli operatori sanitari è scattato l'obbligo di sottoscrivere un'assicurazione medica per la responsabilità civile professionale, in grado di sopperire ad eventuali risarcimenti danno.

Diagnosi errata: la richiesta di risarcimento

Per chiedere il risarcimento del danno occorre che lo stesso sia accertato dalla presenza di prove certe, accertate da una documentazione medica e da una successiva perizia eseguita da un medico legale.

Il secondo step prevede la quantificazione del danno, che deve considerare elementi quali la lesione biologica,  la sofferenza interiore e i cambiamenti nella vita quotidiana rispetto al periodo precedente al danno.

Oggi, grazie alla recente riforma, è possibile tentare la conciliazione fra le parti prima di avviare le procedure di richiesta di risarcimento.

Responsabilità dell'azienda ospedaliera

La sentenza n. 6093 del 12 marzo 2013 della Corte di Cassazione ha inoltre sottolineato che la responsabilità dell'azienda ospedaliera con il paziente è di carattere contrattuale.

In pratica si tratta di una sorta di accordo che scatta automaticamente fra le parti in caso di ricovero o visita ambulatoriale.

Gli Ermellini infine hanno messo in luce i doveri del primario obbligato a "definire i criteri diagnostici e terapeutici" ma essere al contempo a conoscenza delle realtà cliniche di tutti i pazienti.

Il primario può conoscere le condizioni cliniche per aver effettuato una visita diretta oppure esserne informato tramite relazioni degli operatori sanitari con cui opera.