Infortunio sul Lavoro: Cos’è e Come Richiedere il Risarcimento

Data pubblicazione: 2018-11-28
Tempo di lettura stimato: 11 minuti
Infortunio sul Lavoro: Cos’è e Come Richiedere il Risarcimento

Tutte le informazioni utili sull’infortunio sul lavoro, come richiedere il risarcimento chi lo eroga e come

Indice

Il mancato rispetto dei lavoratori e degli obblighi di legge previsti per tutelare la loro salute può portare a casi di infortunio sul lavoro. La definizione esatta per catalogare questo tipo di incidenti che non si verificano di rado nelle aziende italiane è “l’evento traumatico che si consuma sul posto di lavoro o mentre si è occupati nell’attività lavorativa”, e che poi comporta l'impossibilità del dipendente di svolgere le proprie mansioni per più di tre giorni.

La legge prevede una specifica assicurazione obbligatoria per indennizzare i lavoratori che subiscono uno di questi eventi e che copre anche gli infortuni che si verificano nel tragitto che il lavoratore compie per recarsi sul luogo di lavoro o per rientrare a casa, ponendo però alcuni distinguo fondamentali che elencheremo di seguito.

Causa Violenta e l’Occasione di Lavoro

Chi risarcisce il lavoratore vittima di infortunio sul lavoro? Chi paga?

È l’Inail che si occupa delle indennità di infortunio, ponendo però come condizione per averne diritto la cosiddetta «causa violenta in occasione di lavoro».

Secondo quanto sancito dalla Cassazione, per causa violenta s’intende «un’aggressione esterna breve e intensa».

È dunque la causa-effetto con il lavoro che porta alla valutazione dell’indennizzo, anche si ci troviamo di fronte a cause accidentali, straordinarie o imprevedibili.

Ecco perché per infortunio sul lavoro si intende ogni lesione originata, in occasione di lavorosecondo quanto stabilito dall’56 del D.P.R. 30 giugno 1965.

Gli indennizzi però non vengono garantiti in tutti i casi. Le responsabilità del lavoratore possono infatti cambiare la valutazione dell’Inail.

Di fronte a cause dolose, o riconducibili all'abuso di alcool e psicofarmaci, oppure dall’uso non terapeutico di stupefacenti e allucinogeni, ma anche per la mancanza della patente di guida, l’indennizzo non viene riconosciuto, poiché in questi casi parliamo di infortuni sul lavoro per negligenza.

Denuncia di Infortunio e Cosa Fare

La prima cosa da fare in caso di infortunio secondo l’Inail, è avvisare immediatamente il datore di lavoro. Anche in caso di lesioni di lieve entità, a prescindere dalla prognosi, il titolare dell’azienda deve essere messo al corrente di quanto accaduto.

Se ciò non dovesse accadere, chiarisce l’Inail, «l’infortunato perderebbe il diritto all’indennità temporanei per i giorni ad esso antecedenti».

A stabilire le condizioni del lavoratore e l’entità dell’infortunio dovrà essere il medico dell’azienda oppure il Pronto soccorso nell’ospedale più vicino. I medici che prestano la visita di primo soccorso sono tenuti a rilasciare il certificato medico nel quale sono indicati diagnosi e numero dei giorni di inabilità temporanea assoluta al lavoro e a trasmetterlo esclusivamente per via telematica all’Istituto assicuratore.

Se tale certificato che attesta l’assenza dal lavoro non viene presentato all’ente competente, oppure viene inviato all’Inps piuttosto che all’Inail, i due enti hanno stipulato una convenzione che consente al lavoratore, a seguito di verifiche, di non perdere la tutela che viene comunque anticipata, in presenza dei necessari presupposti, per i periodi di assenza dal lavoro, dal primo ente a cui il lavoratore si è rivolto per denunciare il proprio caso.

L’infortunio in Itinere

L’infortunio in itinere è indicato dall’Inail come quell’incidente sul lavoro avvenuto durante le modalità di spostamento (mezzi pubblici, a piedi, mezzi aziendali ecc.), con alcuni distinguo fondamentali. Il normale tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro, ma non solo.

Tale condizione si può verificare, ad esempio, anche durante il normale percorso che il lavoratore deve effettuare per recarsi da un luogo di lavoro a un altro, nel caso di rapporti di lavoro plurimi, oppure durante il tragitto abituale per la consumazione dei pasti, se non esiste una mensa aziendale.

Sono previsti indennizzi anche per i lavoratori che si infortunano durante la deviazione del tragitto casa-lavoro dovuta all'accompagnamento dei figli a scuola. Qualsiasi modalità di spostamento è ricompresa nella tutela (mezzi pubblici, a piedi, ecc.), a patto che siano verificate le finalità lavorative, la normalità del tragitto e la compatibilità degli orari.

In alcuni casi, però, le indennità per l’infortunio sul lavoro non sono previste, come nel caso del tragitto effettuato con l’utilizzo di un qualsiasi mezzo privato se tale uso non è necessitato, oppure quando eventuali interruzioni e deviazioni del normale percorso non rientrano nella copertura assicurativa a eccezione di alcuni casi particolari, cioè se vi siano condizioni di necessità o se siano state concordate con il datore di lavoro.

Cosa fare in caso di infortunio sul lavoro in itinere? Il lavoratore deve immediatamente avvisare il proprio datore di lavoro per poi rivolgersi al medico curante o all’ospedale più vicino. Il certificato medico verrà poi trasmesso in via telematica all’istituto assicuratore, che avvierà le procedure per vagliare il caso. 

Condizioni per l’Indennizzabilità del Danno

Non tutti i danni derivanti da infortuni mentre si è sul posto di lavoro sono indennizzabili. Cosa fare per richiedere la valutazione dell’infortunio sul lavoro?

Le condizioni per accedere all’indennizzo devono essere di particolare rilevo e e comportare “una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 16%, un danno biologico quantificato in minimo 6 punti percentuali, un'inabilità assoluta temporanea al lavoro”, precisa l’Inail.

Come funziona l’infortunio sul lavoro, è spiegato direttamente dall’ente previdenziale. In caso di danno permanente inferiore al 6%, non si ha diritto ad alcuna indennità per infortunio sul lavoro; di entità compresa tra il 6% e il 15%, si ha diritto all'indennizzo in capitale del danno biologico; di entità compresa tra il 16% e il 100%, si ha diritto a una rendita a titolo di indennizzo sia del danno biologico, sia del danno patrimoniale.

L’indennità giornaliera dovuta all'infortunio si eroga nel caso in cui ci troviamo di fronte ad un’inabilità al lavoro temporanea e assoluta: il lavoratore in questo caso avrà diritto a un’indennità giornaliera corrisposta dall’Inail a partire dal quarto giorno (sarà il datore di lavoro ad incaricarsi dei primi tre giorni) e pari al 60% della retribuzione per i primi 90 giorni e al 75% dal novantunesimo giorno in poi. La visita medico-legale dell’ente previdenziale al termine il periodo di inabilità temporanea è finalizzata a valutare la presenza di eventuali postumi.

Risarcimento del Danno Biologico

Il danno biologico trova fondamento nella definizione dell’Inail che indica degli elementi identificativi, quali la sussistenza di una lesione all’integrità psico-fisica e le ricadute di effetti dinamico relazionali di un uomo medio.

La domanda che in molti si pongono è: chi paga? È l’Inail che provvede al risarcimento dell’infortunio sul lavoro con il pagamento di un’indennità dal quinto giorno successivo all’infortunio (nel calcolo dei cinque giorni è compresa la data dell’infortunio stesso), oltre a coprire - dietro prescrizione - le spese per esami diagnostici, visite mediche non esenti da ticket, sedute riabilitative presso centro convenzionati e apparecchi protesici.

Per la valutazione dell’entità del danno di lieve entità esiste una tabella (chiamata appunto del danno biologico di lieve entità) che calcola fino a 9 punti di invalidità permanente, in base all' art. 139 del Codice delle Assicurazioni (D. Lgs 209-2005).

Gli importi per la liquidazione del danno biologico 2017-2018 sono stati aggiornati con il D.M. 17 luglio 2017 pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 196 del 23/08/2017.

Il decreto è entrato in vigore il 7/9/2017 e i nuovi importi decorrono dal mese di aprile 2017: il punto base è di 803,79 euro, per una indennità giornaliera pari a 46,88 euro.

Indennità Giornaliera per Inabilità Temporanea

Questo tipo di indennità viene corrisposta al lavoratore in caso di infortunio o di malattia professionale che lo impedisce di svolgere l’attività lavorativa.

Viene esborsato a decorrere dal quarto giorno successivo alla data di infortunio o di manifestazione della malattia professionale, compresi i giorni festivi, fino alla guarigione clinica.

L’indennità erogata dall’Inail garantisce il 60% della retribuzione media giornaliera fino al 90° giorno, o il 75% della retribuzione media giornaliera dal 91° giorno fino alla guarigione clinica.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di pagare al lavoratore infortunato l'intera retribuzione per la giornata nella quale è avvenuto l'infortunio e il 60% della retribuzione stessa, salvo migliori condizioni previste da contratti collettivi o individuali di lavoro, per i successivi 3 giorni.

Esiste lindennità temporanea, che viene calcolata sulla base della retribuzione effettivamente corrisposta al lavoratore nei 15 giorni precedenti l'evento, mentre per alcune categorie di lavoratori il calcolo viene effettuato sulla base delle retribuzioni convenzionali stabilite con decreto ministeriale, salvo i casi di retribuzione più favorevole stabiliti a livello provinciale dal contratto collettivo in base alla qualifica di assunzione del lavoratore.

La Rendita Diretta

In casi di inabilità permanente, assoluta o parziale, conseguenti ad un infortunio sul lavoro, è l’Inail ad occuparsi di erogare una indennità che viene corrisposta a seconda della gravità dell’infortunio che ha determinato la menomazione psico-fisica del lavoratore.

L’indennizzo permanente è corrisposto in forma di rendita se il grado di invalidità è superiore al 16% ed in capitale se fra il 6 ed il 16%, e può essere assoluto (se il dipendente perde completamente e per tutta la vita l’attitudine al lavoro), oppure nel caso di quello parziale se la capacità lavorativa, pur diminuendo per tutta la vita, si perde soltanto in parte.

La rendita per inabilità permanente viene corrisposta se la capacità lavorativa è ridotta in misura superiore al 10% ed è rapportata al grado di inabilità; viene corrisposta a partire dalla cessazione dell’indennità di inabilità temporanea assoluta.

Infortunio sul Lavoro: Vantaggi di Avere un’Assicurazione

L’Inail tutela il lavoratore per le lesioni fisiche o il decesso accaduti durante le attività lavorative, ma non sempre viene riconosciuto il risarcimento per infortunio sul lavoro all’impresa.

Il datore di lavoro è tenuto a proteggere i dipendenti contro eventuali danni fisici subiti sul lavoro e può perderla se, in sede penale o civile, viene riconosciuta la sua responsabilità nelle violazioni delle norme di prevenzione, igiene e sicurezza sul lavoro. L’assicurazione infortuni personali è obbligatoria infatti per per tutti coloro che gestiscono un’azienda, per tutelare i dipendenti da eventi traumatici e incidenti sul lavoro.

L’Inail, in questo caso, corrisponde al lavoratore la somma che gli spetta, ma può adire le vie legali sul datore di lavoro.

Oggi le aziende si tutelano da questo rischio affidandosi a forme di assicurazione privata per la responsabilità civile verso prestatori di lavoro, ovvero alla garanzia RCT/O (Responsabilità Civile verso Terzi e Operai).

Queste assicurazioni devono coprire:

  • le malattie professionali manifestatesi entro un lasso di tempo successivo alla scadenza dell’assicurazione o alla data di cessazione del rapporto di lavoro (ad esempio 12 mesi);
  • l’estensione della tutela sui luoghi di lavoro anche ai lavoratori interinali e ai soggetti equiparati ai lavoratori subordinati (come prevede il D. Lgs. n. 81/2008);
  • la clausola di buona fede Inail.

Ma l’assicurazione assicurazione infortuni sul lavoro riguarda anche i liberi professionisti, per tutelarsi in caso di incidenti che impedirebbero loro di lavorare e quindi di ricevere un profitto.

Anche se si è già coperti da un'assicurazione Inail, che assicura una indennità in caso infortuni sul lavoro e malattie professionali, si può stipulare una propria assicurazione infortuni personale per accedere a tutte le garanzie.

Quali sono? Ad esempio, l’indennizzo in caso di morte e invalidità permanente (per aiutare l'assicurato o la sua famiglia se a seguito di un incidente si verifica una lesione permanente o addirittura il decesso) il rimborso spese mediche (per risarcire le spese mediche sostenute in seguito ad un infortunio, l’indennità per ricovero e convalescenza (in caso di incidente che obbliga l'assicurato ad un periodo di ricovero in ospedale) e l’indennità per immobilizzazione.