Quando si può Applicare l'Assicurazione infortuni

Data pubblicazione: 2020-03-19
Tempo di lettura stimato: 6 minuti
Quando si può Applicare l'Assicurazione infortuni

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L'assicurazione infortuni è uno dei prodotti più quotati soprattutto per chi lavora nei settori ad alto rischio. Infatti tale polizza serve per tutelarsi contro eventuali incidenti che possono avvenire sul lavoro o in altri contesti dichiarati in contratto o previsti dalla legge, nel caso di copertura di un ente previdenziale pubblico. Certo sono ancora in molti a non considerare il rischio che si corre in un certo ambito lavorativo, pertanto si tende a sottovalutare l’importanza di tale prodotto assicurativo, considerandolo solo come un ulteriore costo gravante sul bilancio familiare. Ma perché l’assicurazione infortuni è importante? Sicuramente perché permette, a chi subisce un incidente sul luogo di lavoro o in circostanze iscritte in contratto, di percepire una certa somma di denaro che gli permetterà di provvedere a tutte le necessarie spese giornaliere ma anche per sopperire alle spese mediche. Questa è una delle funzioni più importanti, ovviamente, ce ne sono altre che andremo ad analizzare nel corso del testo. Stipulare un’assicurazione infortuni è un’opportunità data a tutti coloro che hanno la preoccupazione giornaliera di potersi ritrovare in situazioni spiacevoli. Vediamo, quindi, come funziona, quali sono i rischi coperti e quali i casi in cui non si può fare ricorso a tale risarcimento. Prima, però, è bene capire cos’è, in modo specifico, l’assicurazione infortuni.

Assicurazione infortuni: cos’è

L’assicurazione infortuni rientra nella categoria delle assicurazioni sulla vita. Qui si distinguono i casi in cui si parla di infortuni e altri che, invece, riguardano il rischio di morte. Un soggetto che richiede copertura, stipula un contratto con il proprio assicuratore e quest’ultimo si impegna a corrispondere una certa somma di denaro nel momento in cui l’evento iscritto, si verifica. La natura dell’evento può condizionare il risarcimento? Certamente. Infatti nella polizza contro gli infortuni si prevedono tutti gli eventi che possono essere attribuiti a cause fortuite, pertanto inevitabili o imprevedibili, secondo la definizione data dal glossario assicurativo. L'infortunio, infatti, si intende come "evento dovuto a causa fortuita, violenta ed esterna che produce lesioni fisiche obiettivamente constatabili che hanno come conseguenza la morte, un’invalidità permanente o un’inabilità temporanea".

Tipologie di assicurazione infortuni

È necessario fare una suddivisione tra assicurazione privata e assicurazione prevista dallo Stato. In quest'ultimo caso si parla di Inail, l'ente previdenziale che si occupa di malattie professionali e infortuni avvenuti su lavoro. L’assicurazione infortuni obbligatoria è di natura previdenziale. Infatti tiene indenne il lavoratore da qualunque conseguenza di natura economica che deriva dallinfortunio, libera il datore di lavoro dal risarcire eventuali obblighi non dovuti. Se ad esempio si verifica un evento catalogabile come infortunio, il datore di lavoro può non essere responsabile, poiché la procedura di sicurezza dell’ambiente lavorativo viene assicurata periodicamente. Quindi non è soggetto ad alcun tipo di liquidazione di spese mediche. L’assicurazione infortuni di natura obbligatoria prevede tre soggetti e non due. Infatti vi è l’Inail, l’assicurante- datore di lavoro e l’assicurato, cioè il lavoratore dipendente o parasubordinato che si espone al rischio per cui è concessa l’assicurazione. Se il lavoratore decide di rivolgersi ad una compagnia assicurativa di natura privata, può farlo e il rapporto, in questo caso, è bilaterale. I terzi possono essere i familiari della vittima che possono beneficiare delle eventuali indennità. Un’assicurazione infortuni di natura privata, invece, funziona in modo abbastanza semplice. Prima di tutto vi è la necessità di sottoscrivere un contratto e versare un premio periodico in denaro. Questo viene calcolato sulla base del rischio professionale che si corre ed è soggetto ad aumenti o diminuzioni in seguito ad eventi legati al lavoro. La copertura privata, generalmente, viene usata da tutti coloro che non possono essere assicurati dall'Inail oppure non ritengono sufficiente tale copertura.

I rischi coperti dall'assicurazione infortuni

I rischi coperti dalla polizza infortuni sono di natura specifica. Nel caso dell’assicurazione obbligatoria si calcola il rischio in base alla categoria a cui appartiene il lavoratore. Se, invece, si parla di privati, la questione cambia. Nel contratto possono essere iscritti rischi di varia natura. Ogni compagnia, infatti, adotta una politica più o meno stringente per riconoscere l’indennizzo. Ciò, ovviamente, può dare vita a controversie tra i due soggetti. Vediamo, dunque, i casi più comuni. L’assicurazione privata copre un maggior numero di eventi che possono danneggiare un certo soggetto. Ovviamente il tutto dipende anche dal rischio calcolato. Ad esempio, è coperto dall'assicurazione per infortunio, il conducente che resta coinvolto in un incidente verificatosi nel tempo libero. È coperto anche per eventi dannosi che possono verificarsi durante il tragitto da casa verso il luogo di lavoro. In base al calcolo del premio e del rischio, c'è da verificare anche la possibile concretizzazione dell’evento. Questo può cambiare nel corso del tempo, quindi, l'assicurato deve darne notizia alla compagnia. In tal caso si procede a rivedere le condizioni e ad alzare il premio, se ritenuto necessario. Se non vi è comunicazione e l'evento si verifica, la legge permette alla compagnia il rifiuto di risarcire il danno.

Quando non opera l’assicurazione infortuni

Non possono accedere a tale copertura assicurativa tutti i soggetti che hanno dipendenza da alcol, stupefacenti o droghe. Inoltre non sono ammessi coloro che soffrono di A.I.D.S. Se una di queste patologie o problematiche insorgono dopo la stipula del contratto, questo può sciogliersi senza alcun tipo di ripercussione legale. Ma perché l'assicurazione infortuni agisce in tal senso? Un soggetto che soffre di queste problematiche aumenta in modo esponenziale il rischio di infortuni sul lavoro. Viene meno, quindi, l’incertezza della realizzazione dell'evento dannoso, caratteristica tipica del contratto assicurativo. Anche il limite di età può essere rilevante per chi vuole stipulare un’assicurazione infortuni. Se un soggetto richiede la polizza ma supera 75 anni, non è ammesso a godere di tale beneficio. Lo stato di anzianità, infatti, determina un innalzamento del rischio di eventi dannosi. Le compagnie assicurative non si assumono rischi specifici, a meno che non si verifichino determinate condizioni professionali. Se si parla di sportivi come alpinisti o automobilisti, è necessario fornire copertura per eventi potenzialmente dannosi. Non sono coperti, invece, sinistri verificati con un conducente non adeguatamente abilitato alla guida, infortuni derivanti da stati di alterazione sensoriale, danni che di cui l'assicurato è ritenuto direttamente responsabile. Consultando Mioassicuratore.it potrai comparare le offerte di assicurazione infortuni presenti sul mercato. Richiedendo anche il parere degli esperti in materia, potrai fare la scelta migliore per proteggerti sul lavoro.