Contratti di Assicurazione e Prescrizione

Data pubblicazione: 2020-04-22
Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Contratti di Assicurazione e Prescrizione

Quando si stipula un contratto di assicurazione è necessario conoscere i termini entro i quali agire per non lasciare cadere in prescrizione un diritto. Ecco alcuni esempi di contratti assicurativi.

Per poter esprimere il concetto di Prescrizione nei contratti di Assicurazione è bene ricordare il fine stesso della stipula di questo genere di contratti. L'assicurazione è quell'istituto che protegge, tutela e soccorre chiunque si trovi in condizioni di bisogno per cause accidentali. La necessità della stipula di questi contratti, infatti, è nata per far fronte al rischio che un evento negativo possa pregiudicare la vita nel prossimo futuro. Le persone oggi viaggiano, costruiscono case, guidano veicoli che di fatto possono portare al verificarsi di situazioni che comportano un notevole esborso di denaro. L'assicurazione, quindi, costituisce una garanzia contro il verificarsi di un evento futuro, incerto e dannoso, per la salute o il patrimonio. Per tornare al concetto di Prescrizione in materia di assicurazioni si può affermare che essa è l'istituto giuridico che comporta l'estinzione del diritto ad essere risarciti dopo un certo arco temporale. In altre parole, esiste un termine entro il quale bisogna richiedere il rimborso e il risarcimento danni dopo il verificarsi di un evento dannoso. La legge prevede chiare disposizioni in materia e, quindi, è necessario agire in tempo per non vedere estinguere il diritto al risarcimento.

Art. 2952 C.C.: Prescrizione in materia di assicurazione

L'art. 2952 del Codice Civile detta norme precise in materia assicurativa offrendo un'adeguata definizione di prescrizione nei contratti di assicurazione.

  • Il diritto al pagamento delle rate del premio si prescrive in un anno dalle singole scadenze.
  • Gli altri diritti derivanti dal contratto di assicurazione e dal contratto di riassicurazione si prescrivono in due anni dal giorno in cui si è verificato il fatto.
Da questi sono esclusi i contratti di assicurazione sulla vita che, invece, comportano una prescrizione del diritto allo scadere dei dieci anni. Nell'articolo si legge, inoltre, che nell'assicurazione di responsabilità civile, il termine decorre dal giorno in cui il terzo ha chiesto il risarcimento del danno causato dall'assicurato. In questo caso, la comunicazione del terzo dell'avvenuto danneggiamento interrompe il corso della prescrizione fino a quando non verrà liquidato il risarcimento del danno.

Prescrizione assicurazioni: tempi più lunghi

La prescrizione biennale può essere allungata a tempi lunghi in alcuni casi specifici. L'art. 2947 c.c. dispone che:

  • una prescrizione quinquennale per il diritto al risarcimento di un danno derivante da fatto illecito;
  • una prescrizione biennale per il risarcimento di un danno prodotto dalla circolazione dei veicoli;
  • una prescrizione più lunga, se il fatto è considerato reato e per lo stesso è prevista una prescrizione ultrabiennale.
Questo significa che la prescrizione biennale può essere allungata se il danno provocato costituisca anche reato. Per fare un esempio, si può dire che se in un incidente, la parte lesa oltre a riportare danni al mezzo riporta anche danni alla persona per colpa dell'altro, in questo caso sussiste reato. La giurisprudenza, in caso di scontro tra due veicoli, ha previsto:
  • l'illecito penale (ad esempio, i danni personali ad un passeggero)
  • l'illecito civile (danneggiamento del mezzo del proprietario)
In questi casi, affinché si possa decretare una prescrizione più lunga è necessario che il danno sia casualmente legato al reato come naturale svolgersi dell'evento.

Contratti di assicurazione contro infortuni: prescrizione del diritto

I contratti di assicurazione contro gli infortuni vengono stipulati in previsione che eventi dannosi possano compromettere la salute dell'assicurato. L'evento può determinare il ricovero ospedaliero, invalidità temporanea o permanente, morte dell'infortunato. Queste situazioni, vanno comunque specificate al momento della stipula del contratto di assicurazione. In questi casi il termine dal quale comincia a decorrere la prescrizione è quello del momento in cui l'infortunio si è verificato. I risvolti possono essere parecchi:

  • il processo evolutivo del danno potrebbe protrarsi nel tempo e determinare l'invalidità;
  • esistenza di uno stato morboso che non è possibile ricondurre ad un'invalidità;
  • previsione di un eventuale evolversi dello stato di invalidità.
In questi casi, la perizia potrebbe avere problemi a quantizzare l'effettivo importo del danno. Quindi, si può ricorrere alla sospensione della decorrenza della prescrizione a condizione che il sinistro sia stato denunciato entro il termine di utile per far valere il diritto all'indennizzo.

Prescrizione delle polizze vita

Le polizze vita prevedono un prestazione che può essere il pagamento di una somma di denaro oppure la corresponsione di una rendita, al verificarsi di un determinato evento. L'assicurato, così, intende tutelare sé stesso e le persone a lui care contro eventi negativi che potrebbero compromettere il benessere finanziario. Volendo riassumere questi eventi:

  • Decesso assicurato;
  • Scadenza polizza vita;
  • Versamento rendite al verificarsi di particolari situazioni stabilite tra società di assicurazione e assicurato.
In questo caso, per evitare che il diritto cada in prescrizione è necessario richiedere l'erogazione della prestazione. Il titolare del diritto può essere sia l'assicurato che i suoi eredi o le persone da lui nominate come beneficiari della polizza. Come si è detto, in questo caso il termine entro il quale agire è di dieci anni dalla data del verificarsi dell'evento. Il corso della prescrizione viene interrotta nel momento in cui si fa formale richiesta alla Compagnia di assicurazione attraverso i mezzi messi a disposizione. Una volta decorso il termine della prescrizione senza che i beneficiari ne abbiano fatto richiesta, la compagnia è obbligata a versare le somme non riscosse presso il Fondo tenuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, destinato a risarcire i risparmiatori vittime di frodi finanziarie.