Mutuo a Tasso Fisso: Ecco Come si Calcola

Data pubblicazione: 2018-06-05
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Mutuo a Tasso Fisso: Ecco Come si Calcola

Come fare il calcolo del mutuo a tasso fisso senza commettere errori

Il primo suggerimento che bisogna dare a chi intende accedere ad un finanziamento, dopo aver capito come si calcola il mutuo a tasso fisso, è quello di mettersi al riparo da brutte sorprese e fare un’assicurazione.

Il costo dell’assicurazione di un mutuo infatti può essere inserito nella stessa rata mensile e pagato in maniera quasi impercettibile. A fronte di una piccola differenza sulla rata del mutuo, avrete garanzie importanti come la possibilità di far subentrare la compagnia assicurativa nel caso in cui voi non possiate più far fronte al pagamento. Senza perdere la casa.

Vediamo ora come si può calcolare la rata del mutuo a tasso fisso che, come dice la parola non varia a seconda di come cambiano i tassi.

Va sottolineato che fino a qualche anno fa il calcolo non era così diretto perché le banche lo comunicavano periodicamente senza dare indicazioni precise sull’andamento. impossibile quindi capire che tasso aveva il mutuo al momento della stipula.

A molti infatti poteva capitare di trovarsi al momento dell’atto notarile con un tasso molto più alto rispetto a quello calcolato al momento della richiesta di finanziamento.

Quali parametri considerare per calcolare il mutuo a tasso fisso

Le varie novità normative in materia di trasparenza hanno via via costretto gli istituti di credito a pubblicare in maniera frequente e trasparente i criteri di calcolo del tasso dei mutui a tasso fisso.

Non solo. Rendendo noti i parametri e i criteri oggi ognuno è in grado di calcolare la propria rata del mutuo a tasso fisso. Basta conoscerli.

Lo spread questo sconosciuto

Il primo è lo spread. Vale a dire la differenza di rendimento tra i titoli di stato italiano e quelli tedeschi. Un parametro che purtroppo fa la differenza sulla nostra rata del mutuo.

Che cos’è l’IRS

Una volta conosciuto lo spread bisognerà conoscere anche il parametro IRS o Eurirs, il tasso interbancario utilizzato come parametro e diffuso giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea. È pari alla media ponderata delle quotazioni realizzate dalle banche che operano nell’Ue.

Come si calcola il mutuo a tasso fisso

Conosciuti questi due parametri si dovrà estrapolare la quotazione dell’IRS di durata pari a quella del mutuo e sommarla allo spread. Il numero sarà il tasso di mutuo applicato dall’istituto di credito al quale vi siete affidati.

Questo l’esempio pratico:

Se volete chiedere un mutuo della durata di 30 anni e la banca vi propone uno spread dell’1,25%, dovrete prendere la quotazione dell’IRS a 30 anni che sarà un numero in percentuale (poniamo di 3,68%). A questo punto il tasso del mutuo fisso sarà dato dalla somma di 1,25 dello spread + 3,68 dell’IRS, ossia del 4,93%.

A questo punto non vi resta che paragonare i vari spread che le finanziarie o le banche propongono e scegliere in maniera più oculata.

Senza dimenticare di stipulare un’assicurazione mutuo che potrebbe mettervi al riparo da brutte sorprese con una piccola differenza nella rata.