Affitto a Riscatto: a Chi e Quando Conviene

Data pubblicazione: 2018-06-04
Tempo di lettura stimato: 4 minuti
Affitto a Riscatto: a Chi e Quando Conviene

Come funziona l’affitto con riscatto: ecco quando conviene e perché

L’Affitto a riscatto è stato introdotto dalla legge 164/2014 di conversione del decreto 133/2014, il cosiddetto Sblocca Italia.

Si tratta di un contratto che offre la possibilità a chi utilizza il bene immobile di sfruttare le rate mensili come anticipo per l’acquisto dello stesso. Acquisto che avverrà dopo un dato periodo a condizioni stabilite al momento della stipula del contratto.

Affitto con diritto di riscatto: come funziona

Un affitto con diritto di riscatto riguarda appunto un bene immobile. Per la stipula si fanno due contratti separati e completamente autonomi:

  • il contratto di affitto;
  • il contratto preliminare di futura vendita a tempo.

Quest’ultimo viene in genere indicato tra i 3 e i 5 anni ed è un patto d’opzione di acquisto. Questo significa che l’affittuario può anche non esercitare il diritto di acquisto a scadenza del termine.

Se ciò si verificasse, le quote versate sarebbero considerate solo ed esclusivamente come affitto.

L’opzione di acquisto può essere registrata anche come clausola del contratto di affitto, purché venga espressamente indicata.

Case affitto a riscatto: i costi

Se state considerando di riscattare la vostra casa in affitto, la prima cosa da tenere presente è che il canone di locazione di una casa in affitto a riscatto è sempre più alto rispetto a quelli di mercato.

Questo perché la cifra comprende in genere sia la parte dell’affitto vero e proprio più una parte che viene considerata come acconto per l’acquisto e che andrà a detrarsi dal prezzo finale al momento dell’acquisto vero e proprio.

La legge non stabilisce un massimale per il prezzo del canone di una casa a riscatto e le maggiorazioni possono andare da un 15 ad un 50% a seconda delle richieste delle parti coinvolte.

A volte infatti è lo stesso conduttore-acquirente a chiedere una quota più alta di affitto a riscatto. Questo per poter avere poi una cifra più bassa da pagare a scadenza (con la possibilità quindi di ottenere facilmente un finanziamento oppure un mutuo).

Casa a riscatto e mutuo

Il principale motivo per il quale molti conduttori chiedono una casa a riscatto è perché non riescono ad avere un mutuo.

Se una banca o una finanziaria non accorda il finanziamento per l’acquisto di un immobile, l’affittuario ha dalla sua la possibilità di chiedere al proprietario appunto la possibilità di stipulare un affitto con diritto di riscatto. In questo modo può dilazionare il pagamento dell’immobile in cui abita con una cifra di riscatto finale che può anch’essa essere dilazionata nella quota riscatto mensile.

Case in affitto con riscatto: a chi convengono

Con la formula rent to buy ci sono vantaggi e svantaggi per entrambe le parti.

I vantaggi di chi vende sono rappresentati dal fatto che in questo modo è facile vendere un immobile anche in un momento di particolare crisi come quello che stiamo vivendo. Il venditore inoltre mantiene la proprietà dell’immobile fino al saldo conclusivo.

Per l’affittuario nonché acquirente il vantaggio è rappresentato essenzialmente dal fatto che le rate dell’affitto vanno a scalare il prezzo di acquisto dell’immobile occupato. Oltre a rappresentare in molti casi l’unico modo di dilazionare la cifra dell’acquisto se non si è in grado di presentare le dovute garanzie ad una banca o ad una finanziaria per il mutuo.

Casa a riscatto buy to rent

Esiste anche la formula buy ti rent secondo la quale il proprietario e venditore secondo un prezzo concordato accorda a vendere immediatamente l’immobile. Per lui la garanzia sarà rappresentata dal fatto che in caso di inadempimenti dell’acquirente-inquilino, potrà tornare proprietario della casa.

Da considerare sempre che si vuole una garanzia in più è sempre bene considerare che il costo di un’assicurazione affitto

non è eccessivo. Basta fare una comparazione online di pochi minuti e valutare l’offerta migliore.