Assegno di Mantenimento dei Figli: Cosa Succede Quando Diventano Maggiorenni

Data pubblicazione: 2017-11-30
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Assegno di Mantenimento dei Figli: Cosa Succede Quando Diventano Maggiorenni

L’assegno di mantenimento dei figli: cosa succede quando diventano maggiorenni

Cambiano le regole per l’assegno di mantenimento alla ex moglie, non quelle per il sostegno economico dei figli.

In entrambi i casi il diritto al mantenimento resta valido fino al raggiungimento dell’indipendenza economica.

Nel momento in cui i figli – e, parimenti, l’ex coniuge – risultano in grado di provvedere a se stessi, infatti, l’assegno di mantenimento decade.

Vediamo meglio come funzionano le regole in questione.

L’assegno di mantenimento per il figlio maggiorenne

Il raggiungimento della maggiore età del figlio non comporta automaticamente il venir meno dell’obbligo di mantenimento da parte del genitore.

Perché l’obbligo sia interrotto, il figlio deve risultare in grado di provvedere a se stesso in modo stabile.

Un contratto di lavoro privo di adeguate garanzie, di conseguenza, potrebbe non essere in linea con tale requisito.

Oltre che nel caso di figli affetti da handicap gravi, l’obbligo può scattare in caso di figli maggiorenni non economicamente autosufficienti.

Questa eventualità viene stabilita dal giudice in base al caso concreto e alle circostanze specifiche e prevede l’assegnazione di un assegno periodico in favore del figlio maggiorenne.

L’indipendenza economica del figlio non è necessariamente legata a un contratto di lavoro stabile, ma può derivare anche da altre forme di reddito o di rendita.

In particolari casi, il diritto al mantenimento può decadere per effetto della condotta del figlio: ad esempio, quando il mancato conseguimento dell’autosufficienza economica è da considerarsi frutto di negligenza.

Assegno di mantenimento per i figli e reddito

Cosa comprende l’assegno di mantenimento?

L’assegno prevede un contributo fisso mensile volto a coprire le spese di mantenimento ordinarie.

Queste includono l’abitazione, la formazione e le spese sanitarie e sociali. Le spese straordinarie, ovvero quelle non strettamente necessarie o urgenti, andranno preventivamente concordate tra i due coniugi.

In alternativa potranno essere sostenute dal codice che ha in carico i figli e successivamente sottoposte all’altro coniuge per il rimborso.

Le spese andranno sostenute dai coniugi secondo la propria disponibilità. Spetterà al giudice determinare la misura percentuale in cui i genitori dovranno contribuire in base alle proprie risorse economiche.

Oltre al reddito esistono altri criteri da tenere in considerazione nella definizione dell’assegno di mantenimento.

Tra questi, i tempi di permanenza del figlio presso ogni genitore e il tenore di vita sperimentato dal ragazzo durante il periodo di convivenza.

Oltre all’obbligo di mantenimento, tra i doveri del capofamiglia rientra anche la tutela del patrimonio familiare. Sottoscrivere un’adeguata assicurazione famiglia consente di far fronte in maniera efficace agli inconvenienti quotidiani e alle richieste di risarcimento avanzate da terzi nei confronti dei componenti della famiglia.