La Risoluzione Anticipata del Contratto di Locazione

Data pubblicazione: 2018-09-05
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
La Risoluzione Anticipata del Contratto di Locazione

Che cosa dice la legge sulla risoluzione anticipata del contratto di locazione

La legge prevede opportunità di recesso per entrambi i protagonisti del contratto ma una polizza affitto è sempre consigliabile per garantirsi una tutela a fronte di imprevisti.

Il contratto di locazione o di affitto regola l'accordo stipulato fra il possessore di un immobile e colui che intende goderne a fronte del versamento di una somma di denaro.

Di norma nell'accordo fra le parti viene messo in chiaro il periodo entro il quale l'accordo ha validità.

Stabilita una scadenza, e sottoscritto il contratto, la locazione è valida per il periodo prestabilito, che le parti ovvero locatore e conduttore devono rispettare.

Non sono rari i casi in cui però, per il sopraggiungere di eventi specifici, una delle due parti si veda costretta a chiedere il recesso del contratto, prima che per questo sia arrivata la scadenza naturale.

Il recesso anticipato contratto affitto

La normativa italiana prevede opportunità di recesso per entrambi i protagonisti del contratto, quelli che comunemente vengono identificati come proprietario dell'immobile ed inquilino, ma a regolare il recesso sono condizioni diverse a seconda di quale soggetto svolge un ruolo attivo nella vicenda 

Se a recedere è il conduttore

Se il recesso anticipato del contratto d'affitto è conseguenza di una decisione del conduttore la risoluzione è facilitata

Il conduttore infatti ha più chance di recedere, e lo può fare in qualsiasi momento utilizzando la clausola di recesso convenzionale, che viene di norma inserita fra le righe del contratto laddove si presentino gravi motivi, che è comunque necessario mettere in evidenza nella lettera che dovrà essere inviata quale preavviso al locatore.

Per fruire dell'opzione relativa al preavviso è necessario inviare regolare comunicazione, tramite lettera raccomandata, almeno con sei mesi di anticipo.

Nel caso non vengano rispettati i termini le conseguenze sono precise: per il locatore si prevede in automatico il rinnovo del contratto alle medesime condizioni, mentre per il conduttore diventa un vero e proprio obbligo dover rispondere del contratto, versando un importo pari a sei mensilità di affitto.

A carico del conduttore, nel caso di mancato preavviso, pesa anche il pagamento di una somma dovuta per il risarcimento dei danni causati dalla restituzione anticipata dell'immobile.

Se a recedere è il locatore

Ci sono meno possibilità per il locatore di recedere dal contratto prima della naturale scadenza dello stesso.

Il locatore può dare disdetta inviando lettera raccomandata al conduttore almeno sei mesi prima della conclusione del contratto, soprattutto nel caso in cui il locatore si riservi la possibilità di utilizzare l'immobile per sé, per il coniuge, per i figli o per parenti entro il 2°.

La legge inoltre prevede il recesso prima della scadenza nel caso in cui l'immobile sia compreso all'interno di un edificio danneggiato gravemente, quando il conduttore persiste nell'occupazione dell'immobile senza averne motivo, nel caso in cui il locatore intenda vendere l'immobile a terzi. 

Polizza affitto per garantirsi una tutela a fronte di imprevisti

Nel momento in cui si stipula un contratto di locazione le parti possono trovare un accordo in seguito al quale il conduttore, ovvero l'inquilino, si adoperi per stipulare un'assicurazione in favore del locatore, ovvero il proprietario.

Per saperne di più vedi costo di una polizza affitto e cosa copre.

Quel che è certo è che il premio assicurativo deve essere parametrato al canone di locazione stabilito fra le parti e al massimale prescelto in fase di sottoscrizione della polizza.