Ristrutturare Casa: Procedure e Bonus 2019

Data pubblicazione: 2018-12-17
Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Ristrutturare Casa: Procedure e Bonus 2019

Bonus ristrutturazione 2019, tutto quello che c’è da sapere ed alcuni consigli utili sulla ristrutturazione

Buone notizie per i cittadini desiderosi di procedere a lavori di ristrutturazione del proprio appartamento.

In base alle ultime notizie infatti si vede confermata la proroga dei bonus ristrutturazione per l’anno 2019 con ulteriore intento di proroga fino al 2021, come dichiarato da autorevoli fonti governative.

Oltre al bonus ristrutturazioni, la Manovra finanziaria conserva intatti anche gli altri bonus oggi presenti, ovvero: il bonus mobili ed elettrodomestici, il bonus verde e l’ecobonus.

Bonus ristrutturazioni: cosa prevede e come richiederlo

Con la proroga del bonus ristrutturazione lo sconto Irpef si vede confermato al 50% su un massimo di spesa fissato a 96.000 euro

Nel dettaglio il bonus ristrutturazioni 2019 oltre a conservare la percentuale del 50% delle detrazioni Irpef fino ad un totale di 96.000€ da frazionare in 10 quote annuali di pari importo, per coloro che svolgono lavori di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia.

Aggiungiamo inoltre che, sempre secondo autorevoli fonti governative, entreranno in vigore anche Ecoprestiti, per facilitare le classi meno abbienti con prestiti a tasso agevolato utili ad affrontare le spese.

Il bonus è ammesso a tutti i contribuenti assoggettati a imposta sul reddito delle persone fisiche che vantano diritti reali e personali di godimento sull’immobile, compresi i familiari conviventi ed i coniugi separati assegnatari dell’immobile, inquilino o comodatario.

Tra i lavori che danno accesso al bonus ristrutturazione 2019 sono ammessi quelli rivolti a:

  • manutenzione straordinaria;
  • ricostruzione o ripristino di immobile danneggiato;
  • installazione di sistemi idonei all’abbattimento delle barriere architettoniche;
  • messa in opera di strumenti utili a favorire la mobilità interna ed esterna di disabili gravi;
  • bonifica dell’amianto;
  • opere di sostituzione o installazione di sistemi per la prevenzione di incidenti domestici;
  • sistemi antifurto;
  • interventi a favore della riduzione dell’inquinamento acustico e ambientale o di protezione da eventi naturali eccezionali (es. terremoti);
  • ristrutturazione edilizia;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • lavori di manutenzione ordinaria che coinvolgono parti comuni degli immobili residenziali.

Con la stessa percentuale di detrazione rientrano anche le seguenti spese correlate:

  • progettazione;
  • prestazioni professionali;
  • messa a norma degli impianti elettrici o gas;
  • materiali;
  • compensi per la relazione di conformità;
  • perizie e sopralluoghi;
  • imposte iva, bollo e diritti di concessione;
  • oneri di urbanizzazione;
  • voci strettamente legate ai lavori.

Per veder accordato il bonus di detrazione Irpef sulla ristrutturazione si dovrà procedere, laddove previsto, con una comunicazione all’ASL tramite raccomandata.

Sarà indispensabile procedere ai pagamenti mediante bonifico indicante la casuale, il C.F. della persona richiedente la detrazione, accompagnato dal C.F. o P. Iva del destinatario del pagamento.

In fase di compilazione di dichiarazione dei redditi sarà necessario indicare i dati catastali dell’immobile interessato e la quota di detrazione.

Inoltre bisognerà conservare i documenti bonus detrazione, ovvero la domanda di accatastamento per gli immobili non censiti, le ricevute di pagamento IMU quando dovuta, delibera condominiale in caso di lavori condominiali, fatture, ricevute dei bonifici emessi ed infine le autorizzazioni e le concessioni o, nei casi in cui non siano previsti, la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà indicante la data di inizio lavori e la tipologia dei lavori eseguiti.

Ristrutturare casa, cosa bisogna sapere

L’acquisto della casa è il sogno della maggioranza degli italiani, ad esso si associa il desiderio di sfruttarne al massimo le potenzialità, favorendo l’ottimizzazione degli spazi ed il risparmio energetico.

Per soddisfare quest’ultimi la soluzione è quella della ristrutturazione. Dal 1998 ai primi 8 mesi del 2018 l’utilizzo degli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica ed il recupero edilizio ha riguardato 17,8 di interventi, applicati su più del 57% delle abitazioni italiane (stime ISTAT).

Per le opere di ristrutturazioni di piccola entità, a volte si cade nella tentazione del “fai da te”, in particolar modo quando la disponibilità economica è carente, o la voglia di mettere in pratica particolari doti prende il sopravvento.

Prima di procedere con i lavori di ristrutturazione “fai da te” però è necessario valutare alcuni aspetti, come per esempio il bilancio costi e tempi necessario.

Un consiglio è quello di procedere con i lavori di ristrutturazione in proprio solo quando realmente in possesso delle competenze necessarie. Anche rivolgendosi ad un professionista si può trarre un risparmio economico scegliendo per esempio materiali convenienti avvalendosi dei suggerimenti dell’esperto.

Le spese maggiori di una ristrutturazione risiedono soprattutto nell’installazione degli impianti elettrici, idraulici e metano, per i quali la rinuncia alla professionalità è fortemente sconsigliata.

Ricordiamo inoltre che anche i lavori di messa a nuovo degli impianti rientrano nel bonus ristrutturazione 2019.

Come tutelare il proprio investimento

Come detto l’acquisto di una casa porta con sé tante gioie e molti oneri, anche quando si decide per un processo di ristrutturazione.

Per una maggiore tutela dell’investimento più amato dagli italiani esistono polizze assicurazione casa studiate ad hoc per tutte le esigenze.