Antifurto Moto: Quale il Migliore?

Data pubblicazione: 2018-01-03
Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Antifurto Moto: Quale il Migliore?

Antifurto Moto: quelli acustici, le catene e il blocca disco. Tutte le informazioni utili

La moto va protetta con un antifurto adeguato. Sono milioni gli Italiani appassionati al mezzo a due ruote, sia esso da strada, da cross, una moto chopper americana o uno scooter da città.
Le ridotte dimensioni rendono le moto tra i veicoli più soggetti a furti, sia sulla strada che anche nei parcheggi delle abitazioni private.

Come proteggere la moto: i diversi tipi di antifurto

Il mercato propone diversi modelli di antifurto per le moto, gli scooter e i ciclomotori,  distinguendoli in elettronici e meccanici.

Gli antifurti elettronici

Gli antifurto moto elettronici comprendono i classici allarmi acustici.
Comuni a quelli delle automobili, questi modelli di antifurto si installano sulla moto e agiscono nella fase del furto attraverso sensori a vibrazione, che rilevano la presenza di attività a contatto con il mezzo a due ruote.
La sirena si attiva e il furto viene in genere scongiurato dall’attenzione che il forte segnale acustico genera nelle persone che si trovano a breve distanza, scoraggiando il ladro dal portare a termine l’operazione.
Questi antifurti esistono da anni e hanno il vantaggio di essere attivati da un semplice telecomando, senza dover compiere operazioni a diretto contatto con il mezzo. Si evita così di sporcarsi i vestiti e le mani.
Si dimostrano efficaci, soprattutto se la moto è parcheggiata in zone frequentate. I prezzi oscillano dalle poche migliaia di euro dei modelli sonori a diverse centinaia di euro per quelli più tecnologici.

I modelli più sofisticati di antifurto moto elettronico aggiungono all’ allarme acustico anche l’Immobilizer, un dispositivo che agisce sull'alimentazione elettrica della moto impedendone l'accensione e rendendo impossibile la fuga del ladro a  cavallo del mezzo. Una complicazione in più che crea maggiori difficoltà al malintenzionato.

Il modello di antifurto per le moto considerato migliore da chi lo ha adottato è l’antifurto GPS. Alcune case produttrici di moto lo installano in fabbrica, ma è comunque possibile montare sulla moto un antifurto satellitare con localizzatore GPS, in genere in una parte della mezzo difficilmente accessibile, che rende l’antifurto elettronico ancora più efficace.
Il GPS permette di localizzare la moto rubata facilitando l’intervento delle Forze dell’ordine. Non è semplice, tuttavia alcuni modelli di antifurto per la moto sono acquistabili sul web e installabili da chi è bravo col fai da te.

Gli antifurto meccanici per le moto

Un’altra grande famiglia di antifurto per le due ruote e quella dell’antifurto meccanico. Appartengono a questa tipologia la classica catena, così definita nel linguaggio comune, bloccata da un lucchetto e il blocca disco.

Il metodo più tradizionale è la catena, chiusa da un lucchetto. La catena deve avere caratteristiche tecniche di rilievo. Le maglie devono essere realizzate in acciaio inossidabile, resistente alla torsione e al congelamento chimico.
Ovviamente le catene con metallo di grande diametro sono più resistenti al taglio. Ne esistono con diametro di 15 cm, piuttosto pesanti ma sicure, ed è comunque consigliabile evitare di adottare una catena realizzata con materiale di diametro inferiore ai 10 centimetri, perchè semplice da tagliare con la classica tronchese o un frullino a batteria. Sarà bene acquistare una catena protetta da un fodero in plastica, per evitare di sporcarsi quando la si utilizza.

Il lucchetto deve essere adeguato: è l’anello debole del sistema antifurto e nei prodotti più economici è più semplice manomettere il lucchetto o la serratura che rompere la catena. Proprio la serratura deve poter resistere ad una punta di trapano e al congelamento chimico, effettuato il quale basta un colpo di mazza e il lucchetto si distrugge. le migliori non hanno la classica chiave da lucchetto, facilmente scassinabile, ma chiavi sofisticate dal disegno su entrambi i lati.
Anche la posizione del lucchetto influisce sulla sua manomissione: se si evita di appoggiarlo a terra sarà più difficile romperlo a colpi di mazza.

Il blocca disco si applica direttamente sul disco del freno anteriore della moto. il blocca disco agisce tramite un perno che ferma la rotazione della ruota anteriore.
E’ molto comodo, poco pesante e semplice da usare, tuttavia è da molti considerato una integrazione con altri sistemi antifurto.
I modelli da poche decine di euro sono facilmente eliminabili. Il perno è di diametro molto piccolo, e facile da aprire. Inoltre la ganascia è realizzata in ghisa e si apre con pochi colpi di martello. I modelli realizzati con metalli più duri, in acciaio in genere, sono più difficili da aprire.
Alcuni siti classificano catene e blocca ruote, quanto alla capacità di evitare furti, sulla base dei minuti necessari a neutralizzarli.

Tra i modelli più recenti di blocca disco, ne esistono alcuni dotati di alimentazione e sirena, attivata dalle vibrazioni causate dal tentativo di furto.
Funzionano da soli o interfacciandoli a un localizzatore GPS a batteria, da nascondere sulla moto e dotato di SIM per l’invio di messaggi SMS.
All’attivazione dell’allarme, causato dal sensore di movimento del blocca disco o dell’antifurto, si attiva la sirena e viene subito inviato l’SMS al proprietario.

Tutti questi sistemi antifurto per moto vanno comunque integrati da una assicurazione per la moto, stipulabile online, che risarcisca l’eventuale furto.
Prima di stipulare un contratto, per risparmiare qualcosa il consiglio è sempre quello di fare un’indagine sui vari costi e comparare le offerte delle diverse compagnie.