Cos’è la TASI sulla Prima Casa?

Data pubblicazione: 2018-06-28
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Cos’è la TASI sulla Prima Casa?

Scopri come funziona la Tasi sulla prima casa, la tassa sui servizi indivisibili

Ebbene si, la TASI sulla prima casa non è altro che una tassa che è stata introdotta con la legge di stabilità del 2014. Si parla di una nuova spesa per i cittadini, che come l’acronimo suggerisce, è da versarsi annualmente in qualità di Tassa sui Servizi Indivisibili.

La TASI sulla prima casa riguarda i servizi comunali che si impiegano per la collettività e la manutenzione del proprio ambiente, come ad esempio il servizio di ristrutturazione stradale o l’illuminazione comunale.

In cosa consiste la TASI sulla prima casa?

Quando è stata introdotta, la TASI portava la novità di considerare come soggetti debitori, e quindi paganti, anche gli affittuari di fabbricati e palazzi presenti nel territorio di pertinenza, ma anche di aree scoperte e terreni edificabili.

Quindi non solo il proprietario, ma chiunque abitasse il territorio comunale doveva versare una parte del totale compresa fra il 10% ed il 30%,  in base alle direttive stabilite dal proprio Comune di residenza.

Il cambiamento c’è stato con la Legge di Stabilità del 2016, a seguito del quale è stata eliminata la quota TASI a carico dei semplici occupanti, anche nel caso in cui l’immobile di residenza sia da loro utilizzato come abitazione principale.

Perché una tassa sui servizi indivisibili?

I servizi indivisibili sono tutte le attività dei Comuni offerte alla società che non siano a domanda individuale, dall’illuminazione pubblica alla sicurezza, dalla manutenzione delle strade all’anagrafe ecc.

La TASI sulla prima casa deve quindi essere pagata da tutti coloro che possiedono o detengono edifici e aree edificabili, quindi non terreni agricoli o abitazioni principali, ad esclusione degli immobili di lusso, classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Chi non deve pagare la TASI sulla prima casa?

L’articolo 52 del decreto legislativo del 15 dicembre 1997 n. 446 dichiara che oltre a chi non abbia immobili di lusso, ci sono altre esclusioni per il relativo pagamento:

  • abitazioni con un solo occupante;
  • abitazioni con uso stagionale o discontinuo;
  • terreni agricoli, o in ogni caso non edificabili;
  • locali e aree scoperte ad uso stagionale o ad uso non continuativo;
  • abitazioni occupate da persone che vivono per più di sei mesi ogni anno all’estero;

Quanto costa la TASI?

L’aliquota della TASI è stabilita dai regolamenti comunali e può andare da un minimo all’1 per mille, fino al 2,5 per mille sulle prime case delle categorie A1, A8, A9. Il limite massimo che si possa raggiungere è del 6 per mille.

Per le altre tipologie di immobili le aliquote potranno raggiungere il massimo valore del 10,6 per mille.

Ogni ente comunale può stabilire autonomamente le proprie aliquote, quindi per verificare l’importo corretto è preferibile rivolgersi presso il Comune di residenza.

Il pagamento potrà essere effettuato tramite c/c postale oppure con il modello F24.

Va infine sottolineato che è sempre consigliabile assicurare la propria casa al di là della relativa tassazione e del suo valore, per evitare di supplire ad ulteriori carichi economici dovuti ad eventi non previsti.