Cumulo Gratuito dei Contributi: le Regole

Data pubblicazione: 2018-10-26
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Cumulo Gratuito dei Contributi: le Regole

Il cumulo gratuito dei contributi versati a gestioni diverse è possibile, ecco come

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Il cumulo gratuito dei contributi consente al lavoratore, che dispone di versamenti effettuati a più enti previdenziali, di sfruttarli per intero ai fini del raggiungimento della pensione.

Ricongiungere i vari contributi è possibile senza dover versare cifre proibitive e consente di avere un monte contributi più elevato

Il cumulo contributivo è un'opportunità interessante perché consente di sommare i contributi versati a gestioni previdenziali diverse ottenendo un monte pensione più elevato. Inoltre si rivela opportuno per raggiungere i requisiti dell'età pensionabile.

Il cumulo dei contributi esteso anche ai liberi professionisti

La circolare Inps n.140/2017 ha messo nero su bianco l'estensione del cumulo dei contributi anche ai liberi professionisti, in linea con quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2017.

Il cumulo, accanto ad istituti quali la totalizzazione e la ricongiunzione, è una delle opportunità garantire per sommare i contributi che risultano divisi fra più gestioni.

Il cumulo contributivo è operativo dal 2013, ma sino al 2017 ne potevano godere solo i lavoratori, dipendenti e autonomi, compresi coloro che risultano iscritti alla Gestione Separata,

A restare fuori dal provvedimento erano solo i professionisti iscritti alle Casse private, che ora entrano a pieno titolo, come si evince dalle novità previste dalla Legge di Bilancio 2017.

La legge ha previsto due modifiche, da un lato l'abrogazione della “assenza del requisito per l’accesso alla pensione di vecchiaia” per potersi avvalere del cumulo, dall'altro l'opportunità di utilizzare il cumulo anche laddove si intende fruire della pensione anticipata e non solo di quella di vecchiaia.

Novità interessante è anche l'estensione del cumulo gratuito a chi esercita la libera professione.

Dove inviare la domanda per la richiesta di cumulo

Per garantirsi la pensione in regime di cumulo è necessario inviare una domanda all'ente previdenziale dove è stata versata l'ultima contribuzione.

Naturalmente dopo il cumulo la pensione verrà versata in un'unica quota dalla Cassa di riferimento, e non risulterà spezzettata come potevano essere i contributi versati a più istituti di previdenza.

L'aiuto della previdenza complementare

Per garantirsi una vecchiaia tranquilla è bene pensare già in giovane età di servirsi della previdenza complementare soprattutto a fronte di una bassa incidenza dei contributi pensionistici, visto l'andamento altalenante del lavoro.

Grazie alla sottoscrizione di un fondo integrativo come il fondo pensione di Poste Italiane, il reddito di un pensionato potrà salire del 12-15% come sottolinea in una stima la Ragioneria generale dello Stato.

Un calcolo che considera che fra 20-30 anni un lavoratore dipendente percepirà una pensione equiparabile al 60% circa dell'ultima retribuzione, mentre un lavoratore autonomo vedrà ridursi la pensione a meno del 50% del reddito di lavoro percepito durante l'ultimo periodo di attività.

La previdenza complementare diventa quindi una necessità primaria per potersi garantire uno stile di vita sufficientemente adeguato.

L'iscrizione ai fondi pensionistici, che consentono di realizzare piani di risparmio previdenziali a lungo termine, è garantita a chiunque grazie a quanto stabilito dal Dlgs 252/2005.

Possono iscriversi ai fondi pensione integrativi anche i lavoratori subordinati, compresi i pubblici dipendenti, scegliendo ad esempio di destinare al fondo il TFR.