Furti in Casa Ecco Come Arrestare il Ladro

Data pubblicazione: 2018-09-05
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Furti in Casa Ecco Come Arrestare il Ladro

La sentenza della Corte di Cassazione in merito all’arresto del ladro da parte del singolo cittadino

Nell’ultimo periodo della nostra storia nazionale si fa un gran parlare di concetti come ‘legittima difesa’ e ‘diritto a difendersi’, specie se si parla di furti avvenuti all’interno della propria casa o del proprio esercizio commerciale.

Sebbene la discussione sia in corso da anni e probabilmente perdurerà ancora per molto tempo, quali sono i diritti del cittadino che subisce uno o più furti in casa?

Secondo l’art. 383 c. p. p. ogni libero cittadino possiede la facoltà di arrestare qualcuno, consegnandolo alle forze dell’ordine senza ritardi assieme al corpo del reato.

Cosa significa tutto ciò? Secondo la legge italiana, ciascuno di noi è legittimato a fermare un qualsivoglia malintenzionato si introduca con il fine di derubarci all’interno di una nostra proprietà. L’arresto del privato cittadino deve sottostare però ad alcune semplici regole che lo possono validare a tutti gli effetti: la flagranza del reato (per un crimine perseguibile d’ufficio) e la consegna tempestiva alle forze dell’ordine dell’arrestato e della refurtiva.

La pronuncia della Cassazione sui furti in casa

Se l’azione criminale viene interrotta con conseguente chiamata ed intervento tempestivo della polizia giudiziaria, l’arresto del furfante da parte del privato cittadino non è più contemplato. Tutto ciò è stato stabilito dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 13001 del 2016 depositata il 31 marzo di quello stesso anno la quale, annullando l’ordinanza del tribunale di Rimini che aveva invalidato l’arresto di un uomo eseguito da un privato cittadino e convalidato dai Carabinieri.

L’arrestato, reo di aver commesso un tentato furto aggravato, era stato pizzicato dal proprietario all’interno di un bar mentre cercava di derubare una donna degli averi presenti nella sua borsetta. Il proprietario dell’esercizio, accortosi di ciò che stava accadendo era prontamente intervenuto fermando il criminale e avvertendo le forze dell’ordine.

Una volta sul posto, gli agenti avevano tratto in arresto il ladro prelevandolo e portandolo in caserma per il riconoscimento di rito. Il giudice della Corte di Cassazione, chiamato a pronunciarsi sulla vicenda, ha ritenuto però che non ci fossero gli estremi per la convalida dell’arresto ritenendo non sussistenti i presupposti del fermo da parte del privato cittadino.

Secondo il giudice il ladro era stato trattenuto dal personale del locale in attesa del tempestivo arrivo dei Carabinieri che avevano provveduto ad arrestarlo in autonomia, pertanto, stando alla legge citata all’inizio dell’articolo, l’arresto del privato cittadino sarebbe stato al di fuori della legge, cosa che ha portato alla scarcerazione del reo.

Probabilmente il giudice ha dato, in questo caso, una interpretazione troppo rigida all’articolo 383 del codice, tuttavia è importante sottolineare come l’arresto di un privato cittadino sia contemplato dalla legge del nostro Paese anche se soltanto in determinati casi.

Effettuare un’azione di questo genere comporta molti rischi e non ci sentiamo di consigliare a qualsiasi libero cittadino di azzardare un’impresa simile.

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