Sgravi Fiscali e Conciliazione Vita-Lavoro

Data pubblicazione: 2018-10-26
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Sgravi Fiscali e Conciliazione Vita-Lavoro

Come conciliare la vita a il lavoro grazie agli sgravi fiscali per le imprese

Indice

Grazie al decreto legislativo 80/2015, e al successivo decreto attuativo firmato dal Ministero del Lavoro, si è resa possibile l'applicazione degli sgravi fiscali per le aziende che hanno inteso favorire la conciliazione vita lavoro a favore dei propri dipendenti.

L’agevolazione di fatto era contenuta nel Jobs Act e precisamente nell'articolo 25 del decreto legislativo 80/2015.

Degli sgravi fiscali possono fruire i datori di lavoro del settore privato che hanno scelto di firmare contratti aziendali con soluzioni diverse e migliori rispetto a quelle previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro.

Sgravi fiscali sono previsti anche per chi ha presentato un’estensione o integrazione rispetto alle

misure contenute nei contratti aziendali firmati in precedenza.

Per potersi garantire il beneficio degli sgravi l'azienda deve considerare almeno una delle due soluzioni previste in tema di conciliazione vita lavoro, come si legge nell'articolo 3 del decreto attuativo.

Inoltre fra le soluzioni previste deve essere rigorosamente compresa un'area di intervento a favore della genitorialità oppure della flessibilità organizzativa.

Le tre aree di intervento previste dalle misure di conciliazione vita lavoro

Accanto alla flessibilità a favore di chi veste il ruolo di genitore, o rientra dalla maternità,

troviamo altre due aree di intervento per le misure di conciliazione vita lavoro e sono quella della flessibilità organizzativa e del welfare aziendale.

Per quel che concerne la flessibilità organizzativa l'azienda può fruire di interventi quali:

  • lavoro agile;
  • flessibilità oraria;
  • part-time;
  • banca ore;
  • cessione solidale dei permessi.

Laddove l'impresa valuta invece un'area di intervento qual è il welfare aziendale può procedere considerando:

  • convenzioni per l'assegnazione di servizi time saving, ovvero risparmio del tempo;
  • convenzioni con strutture per servizi di cura;
  • buoni per l’acquisto di servizi di cura.

Gli aspetti burocratici

L'agevolazione prevista per il biennio 2017-18 può essere concessa una sola volta alle imprese richiedenti.

Per ottenerla è necessario compilare il form online attraverso il portale del Ministero Cliclavoro inserendo tutti i dati dell'impresa e i dettagli relativi al contratto aziendale.

Una volta completata la compilazione il contratto può essere caricato ed inviato all'ente competente, in maniera del tutto automatica.

La domanda di sgravio prevede una presentazione ed invio per via telematica attraverso il portale dell'Inps, oppure attraverso intermediari autorizzati ad eseguire le operazioni.

La richiesta deve contenere necessariamente elementi quali:

  • i dati che identificano l'azienda;
  • la data in cui è stato sottoscritto il contratto aziendale;
  • la data in cui il contratto è stato depositato presso l’ispettorato del lavoro;
  • la dichiarazione di conformità del contratto aziendale.

Gli sgravi, opportunità interessante per l'imprenditoria giovanile

Gli sgravi possono risultare un'oppurtunità interessante per l'imprenditoria giovanile: agevolazioni, contributi e fondi da sfruttarsi singolarmente.

Le agevolazioni, alla stregua di un finanziamento a fondo perduto e a tassi di interesse agevolati,

offrono un aiuto importante ai giovani imprenditori.

Va sottolineato però che la copertura finanziaria si presenta diversa da regione a regione, ma comunque non può andare oltre il 50% del capitale necessario per mettere a punto l'intervento.