Come Funziona sul Lavoro il Permesso per Lutto

Data pubblicazione: 2017-11-30
Tempo di lettura stimato: 3 minuti
Come Funziona sul Lavoro il Permesso per Lutto

Come funziona il permesso per lutto sul lavoro: i giorni a disposizione

Lavoro e permesso lutto, esistono delle agevolazioni.

Nella triste eventualità di un lutto, il lavoratore ha diritto a tre giorni di permesso retribuito. Quali sono i requisiti per beneficiare di questo diritto e quali sono le differenze tra le categorie di lavoratori? Vediamolo in sintesi.

Permesso per lutto: quando è possibile richiederlo

In linea generale, il permesso retribuito viene concesso per la morte dei parenti di secondo grado o del convivente, nel qual caso è necessario fornire il certificato anagrafico per dimostrare la convivenza.

Il permesso per lutto spetta anche ai lavoratori a tempo determinato e si riferisce alle giornate lavorative, ad esclusione quindi dei giorni festivi e di riposo. In caso di coincidenza con le ferie, i giorni di permesso vengono scalati dal computo complessivo delle ferie che risultano quindi sospese. Nel caso il lavoratore non abbia diritto al permesso retribuito, ad esempio per la morte di un parente oltre il secondo grado, può richiedere in alternativa un permesso non retribuito al proprio datore di lavoro.

Permesso lutto per gli enti locali e contratto commercio

I criteri per l’assegnazione del permesso per lutto variano in base al contratto di riferimento.

Nel caso dei lavoratori degli enti locali il permesso può essere richiesto per un massimo di tre giorni l’anno e non risulta frazionabile a meno di particolari eccezioni.

Tra queste, la legge 104 per l’assistenza ai portatori di handicap grave di cui possono beneficiare i coniugi, i parenti e gli affini entro il secondo grado.

Per i lavoratori che fanno riferimento al ccnl commercio il permesso lutto può essere richiesto per decesso del coniuge e dei familiari entro il secondo grado, ovvero genitori, fratelli, figli, nonni e nipoti.

L’assenza dovrà avvenire entro sette giorni dal decesso o dall’accertamento della grave infermità del familiare.

Alcuni contratti giustificano l’assenza in un numero maggiore di casi, ad esempio per il permesso lutto del suocero e in caso di decesso degli altri parenti affini come il genero o il cognato.

Alcune categorie di lavoratori possono ottenere un permesso retribuito di tre giorni per ogni singolo evento luttuoso, a differenza della generalità dei dipendenti che hanno diritto a tre giorni complessivi per anno.

In caso di decesso da infortunio e invalidità permanente è possibile beneficiare di una tutela extra stipulando un’assicurazione sul lavoro che consenta di far fronte alla riduzione del reddito e di affrontare con più serenità le spese legate alla sottoscrizione di un mutuo o altri esborsi gravosi.